SALUZZO - Saluzzo, lo “spaccio” dell’ex caserma Musso non piace alle minoranze

I consiglieri del centrodestra denunciano “l’ostinata volontà di spostare il baricentro commerciale dal centro città agli spazi del ‘Quartiere’”

Redazione 31/08/2025 16:25

Riceviamo e pubblichiamo: Leggiamo sui giornali locali che presso l'ex Caserma Musso a Saluzzo dal 1 settembre inizierà la sua attività “Lo spaccio bistrot”, un nuovo locale con funzioni di bar e caffetteria, gestita da un’associazione che si occupa dell’inserimento lavorativo di ex detenuti. A parte il dubbio gusto nella scelta del nome del nuovo esercizio pubblico - al quale auguriamo comunque un buon lavoro - questa iniziativa dell'amministrazione Demaria conferma, come se ce ne fosse ancora bisogno, l’ostinata volontà di spostare il baricentro commerciale dal centro città agli spazi del “Quartiere”. Non basterà certo l'imminente Festa patronale di San Chiaffredo e i pur numerosi eventi in programma a risollevare le sorti di un commercio che boccheggia e che vede di settimana in settimana la chiusura di esercizi ed attività, senza che alcuna idea prenda forma. Se i mali del commercio sono diffusi anche in altre realtà del Cuneese, come nei grandi centri, almeno altrove qualche nuova via viene percorsa, mentre a Saluzzo regna l’immobilismo almeno verso corso Italia, l’ala di ferro di piazza Cavour (gravemente ammalorata) e piazza Garibaldi. La distanza tra il “palazzo” e la città è anche in questo caso evidente. Un po’ come sul verde pubblico dove, dopo i pesanti interventi del recente passato (pensiamo ad esempio a piazza XX settembre), si parla oggi di un imminente progetto di “riforestazione”. Per noi contano sempre più i fatti delle parole.   I consiglieri Capitini, Conte, Damiano, Daniele, Giordana e Sanzonio

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