CUNEO - Linus elogia Cuneo: ‘Prima città a dare ai ciclisti la precedenza sulle auto’. Ma le cose non stanno così

Per ora è solo un’ipotesi legata alla trasformazione di via Carlo Emanuele III in ‘ciclostrada’. Gli amanti delle due ruote dovranno attendere…

Andrea Cascioli 22/05/2020 17:44

 
La nuova mobilità del capoluogo della Granda ha già portato Cuneo agli onori delle cronache nazionali. Merito del piano di interventi annunciato martedì scorso dalla giunta Borgna e ripreso - tra gli altri - da un lancio di agenzia dell’Ansa e da un articolo de La Repubblica.
 
Fa notizia l’eventualità che pedoni e bici abbiano la precedenza su ogni tipo di mezzo a motore: “Una cosa del genere non si era mai vista prima” sottolinea il quotidiano fondato da Eugenio Scalfari. Anche Linus ne ha parlato nel corso della trasmissione Deejay chiama Italia che conduce al mattino su Radio Deejay insieme a Nicola Savino: “Saluto l’amministrazione di Cuneo che è la prima città che ha deciso di mettere le città davanti alle macchine” ha commentato il popolare anchorman radiofonico, annunciando che “nel centro di Cuneo la precedenza ce l’avranno le biciclette, e le macchine si dovranno adattare”. Una novità che gli ascoltatori del programma hanno accompagnato con le inevitabili battute sui cuneesi al volante.
 
Ma è davvero così? Non proprio. L’assessore alla Mobilità Davide Dalmasso conferma che nessuno - almeno per ora - sta progettando tale rivoluzione copernicana sull’altipiano tra Gesso e Stura. Ciò di cui si discute è invece la possibilità di trasformare una via del centro in strada di tipo F-bis, per usare la nomenclatura burocratica della legge quadro sulla ciclabilità approvata a dicembre 2017. Si tratta delle cosiddette ‘ciclostrade’ o itinerari ciclopedonali, ovvero di percorsi dedicati ai veicoli non a motore (eccetto gli autorizzati) con una sezione della carreggiata non inferiore ai 3 metri e una velocità massima di 30 km/h.
 
L’amministrazione comunale ha individuato come possibile sede della sperimentazione ciclopedonale il tratto di via Carlo Emanuele III compreso tra corso Dante e corso Soleri, che interseca perpendicolarmente via Vittorio Amedeo, via XXVIII Aprile e l’area pedonalizzata di via Cavallotti. Qui si valuta di intervenire sulla sede stradale secondo i principi dell’’urbanistica tattica’ - illustrati da Dalmasso nella riunione delle Commissioni consiliari IV e V - per scoraggiare il traffico delle auto e favorire quello di ciclisti e pedoni.
 
“Ci stiamo confrontando con le associazioni di categoria e il comitato di quartiere” precisa l’assessore, sottolineando inoltre che sull’individuazione della strada non pesa nessun diktat: “Siamo disposti a valutare anche altre soluzioni relative a zone della città diverse da quella. Sulle scadenze non c’è ancora un termine, si tratta comunque di interventi emergenziali che quindi dovranno essere realizzati in tempi brevi: una volta che si sarà deciso dove farli, in un paio di mesi dovremmo essere pronti”.
 
Ma quale che sia la scelta definitiva, beninteso, le precedenze nelle altre vie del centro cittadino rimarranno regolate come adesso. Gli amanti delle due ruote dovranno farsene una ragione e godersi il ritorno alla libertà di circolazione che li vede in grande spolvero: secondo le stime dell’Associazione nazionale ciclo, motociclo e accessori (Ancma), quest’anno potrebbero essere 400mila in più le biciclette vendute grazie al bonus governativo, con una crescita del 25% sul mercato.

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