CUNEO - Il PD va giù duro sui Cinque Stelle: 'Superficialità e incompetenza'

I Democratici cuneesi replicano sul Comitato Pendolari 'A gioni un incontro con l'assessore' e contestano gli strumenti usati dal M5S

Carmelo Noto - Capogruppo Pd 02/02/2018 10:18

Riceviamo e pubblichiamo la lettera al direttore del capogruppo del Partito Democratico nel Consiglio comunale di Cuneo, Carmelo Noto, in risposta alla missiva del Movimento Cinque Stelle, pubblicata ieri dal nostro quotidiano on-line, che attaccava la maggioranza consiliare per un odg sui pendolari respinto.

Caro direttore, leggiamo sul suo giornale le rimostranze del gruppo del Movimento Cinque Stelle nel Consiglio di Cuneo, contro una maggioranza a guida PD (frase scritta quasi con sdegno ma che a noi del PD inorgoglisce molto) rea a sentir loro di non volere il dialogo ed il confronto tra l'assessore ai Trasporti della Regione che tra qualche giorno avrà un incontro con gli amministratori a Cuneo ed il Comitato Pendolari.


Sgomberiamo subito il dubbio rilanciando pubblicamente che  il gruppo consiliare del Partito Democratico, gli Assessori del PD e il circolo cittadino del PD sono  a disposizione di ogni incontro richiesto dal Comitato Pendolari. Far politica vuoi dire anche provare a trovare soluzioni comuni a problematiche che interessano la quotidianità  delle persone.

Quindi rigettiamo con forza l'accusa di non voler ascoltare o quella più  infamante di non voler dar voce a chi solleva problematiche importanti.
Quanto accaduto in Consiglio è la diretta dimostrazione dell' incapacità di un gruppo politico che dimostra dopo  due mandati amministrativi di non saper ancor  usare gli strumenti che statuto e regolamento mettono a disposizione: presentare un ordine del giorno quando bastava una richiesta di intervento al presidente della Commissione già calendarizzata con l'assessore regionale è un tentativo maldestro di scavalcare la Decisione presa dalla Conferenza dei Capigruppo (con il Movimento Cinque Stelle presente e concorde sull'iter da seguire); un tentativo di carpire la buona fede del Presidente del Consiglio adducendo emendamenti che per regolamento andavano presentati ai capigruppo entro le 24 ore precedenti.

Queste le azioni  messe in atto proprio da coloro che si ergono a paladini  del rispetto della forma e dei regolamenti quando fa loro comodo,mentre in situazioni come queste cercano di nascondere la loro incapacità  accusando chi ha semplicemente fatto notare loro che  la situazione dei pendolari sta a cuore a tutti, ma che allo stesso tempo non si possono stravolgere le regole del Consiglio comunale per la loro superficialità  e incompetenza nel sollevare le questioni.

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