Work-life balance, la classifica delle migliori città italiane: Trieste al primo posto, male Milano (23ª) e Roma (33ª)
Fuori dalla top 10 le grandi città, ma domina il Nord ItaliaTrieste è la migliore città italiana per conciliare lavoro e vita privata, grazie al primato
nell’offerta di attività ricreative e culturali, all’ottavo salario medio più alto (25.164,50
€) e al nono posto per tasso di occupazione (76,6%) e per fattori ambientali e qualità
dei servizi.
Questo è quanto emerge dall’infografica “Work-life balance in Italia: le città dove si
vive e lavora meglio” a cura di cvapp.it, che ha realizzato una classifica delle migliori
città per work-life balance con almeno 100 mila abitanti, prendendo in esame cinque
macrocategorie: lavoro, casa, qualità della vita, servizi e condizioni climatiche e
tempo libero.
Alle spalle del capoluogo friulano, troviamo Perugia e Vicenza. Fuori dal podio
Bergamo – la città in cui si vive meglio – e Prato – prima per gender pay gap più
basso. Completano la top 10, Ravenna, Reggio Emilia, Padova, Modena e Parma.
Tra le grandi città la migliore è Milano, che si colloca in 23esima posizione su 43
totali grazie ai salari medi più alti (32.472,10 €) e alla qualità dei servizi (4° posto),
ma penalizzata dai costi della vita (909 € al mese) e dai prezzi per l’acquisto (5421
€/mq) o l’affitto di una casa più elevati d’Italia (22,52 €/mq). Seguono Bologna
(25esima), Genova (27esima) e Firenze (32esima).
Al 33° posto troviamo Roma, seconda per il più basso divario salariale tra uomini e
donne e decima per attività ricreative e culturali, ma frenata dal numero più alto in
Italia di mensilità di stipendio necessarie per comprare un immobile (165) e dai costi
elevati (784 € al mese, in terza posizione dopo Milano e Piacenza).
Torino si piazza 35esima: rientra nella top 15 per offerta culturale ed è sesta per
salario medio annuo (25.428,10 €), ma risulta l’ottava città per indice di solitudine più
alto, con costi della vita pari a 755 € mensili (6° posto).
Verso il fondo della classifica, c’è Palermo (38esima), tra le città in cui ci si sente
meno soli (7° posto) e tra le 10 più economiche per acquistare o affittare casa,
bloccata però dal terzo tasso di occupazione più basso d’Italia e dal penultimo posto
per qualità dei servizi e fattori ambientali.
Infine, in 43esima posizione troviamo Napoli, la città italiana con l’indice di solitudine
più basso (27,9%), ma seconda solo a Reggio Calabria (ultima in classifica) per
tasso di occupazione più basso (45,4%).
Non solo, il capoluogo campano risulta la città del Sud più cara per chi cerca casa:
quarta per mensilità di stipendio per comprare un immobile (139,69 mesi), nona per
prezzo medio di acquisto (2921 €/mq) e quinta per l'affitto (14,55 €/mq).
Redazione
