CUNEO - Cuneo, la giunta difende il presidio per Gaza: “Era autorizzato e pacifico”

In aula gli attivisti, la sindaca rivendica l’incontro con Ab Amajou: “Lo conosco da quando era bambino”. Polemiche da Civallero: “In piazza urla, schiamazzi e musica”

Andrea Cascioli 27/10/2025 21:10

Un dibattito partecipato con cartelli, applausi e battibecchi tra il pubblico e il presidente del Consiglio comunale, come è quasi di prammatica in questi casi. Si parla di piazza Europa, subito dopo la discussione sulla sospensiva ai lavori per la riqualificazione. Ma questa volta il tema non sono i cedri, bensì il presidio del coordinamento Cuneo per Gaza che ne ha occupato fino a pochi giorni fa il sagrato. Le polemiche arrivano dal centrodestra, con due interpellanze circa le autorizzazioni e le lamentele che sarebbero giunte ai consiglieri da alcuni residenti. “I consiglieri di minoranza hanno un ruolo di verifica dell’operato della giunta” ricorda Noemi Mallone di Fratelli d’Italia, chiedendo conto del rispetto delle regole: “Sappiamo tutti che in piazza Europa un’ordinanza sindacale vieta il consumo e l’asporto di bevande alcoliche di qualsiasi gradazione negli spazi aperti al pubblico passaggio. Mi sono pervenute segnalazioni sul fatto che all’interno del presidio venivano consumati alcolici”. La consigliera viene “beccata” dal pubblico e così anche il presidente del Consiglio Marco Vernetti, che replica alle accuse di “complicità col genocidio” mosse a FdI dal coordinatore di Possibile Gabriele Rosso: “Qui non c’è nessuna complicità, questo Consiglio comunale ha ricordato più volte le vittime civili sia del conflitto israelo-palestinese che di quello russo-ucraino”. Contestazioni e rumoreggiamenti, presto sedati dalla presidenza, arrivano anche all’indirizzo di Franco Civallero (Forza Italia), polemico a sua volta: “Proprio nelle ore in cui ho presentato l’interpellanza è stato raggiunto un accordo per la tregua, verosimilmente non tutta la popolazione ne è informata”. Civallero accosta il presidio al lancio di una campagna elettorale verso le prossime comunali e accusa: “I residenti nella zona, soprattutto nelle ore notturne, devono convivere con urla, schiamazzi e musica”. Alla sindaca, l’ex sfidante al ballottaggio chiede conto della scelta di incontrare in piazza Europa Abderrahmane Amajou, l’unico ad essersi mosso dalla provincia di Cuneo con la Global Sumud Flotilla: “La sindaca ha ricevuto a favore di telecamera Abderrahmane Amajou presso il presidio e non presso un luogo istituzionale, per quale ragione?”. “Conosco Ab da quando era un bambino, sono stata preoccupata per lui e per gli altri nel momento in cui era nelle carceri israeliane” replica da parte sua Patrizia Manassero: “Quando è venuto a Cuneo sono andata a salutarlo: è il presidente di ActionAid Italia e non solo un amico”. Del tutto positivo, da parte sua, il giudizio sullo svolgimento delle attività: “C’è stato un grosso lavoro per far convivere il presidio con una piazza che viveva momenti ordinari di vita cittadina. È stato un presidio pacifico veramente, non tutte le piazze italiane possono raccontare la stessa storia”. Nessun problema di ordine pubblico, conferma l’assessore alla Polizia Locale Cristina Clerico, che rivendica: “Ci siamo mossi in linea con le parole del ministro degli Interni”. “Siamo intervenuti - precisa - tutte le volte in cui alcuni striscioni esorbitavano dalla continenza e in tutti questi casi il nostro intervento ha portato all’immediata rimozione”. Da sinistra, dentro e fuori dalla maggioranza, arrivano le prese di posizione più decise: “Non capire la differenza tra quel presidio e il disagio che si manifesta in certi gruppi di persone, non leggere la differenza tra quelle manifestazioni e il disagio per il decoro pubblico, è un errore” osserva Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia), contestando il richiamo all’ordinanza anti-alcol e ricordando che nell’autorizzazione “è riportata anche l’esenzione dal pagamento del canone di concessione”. Da Ugo Sturlese (Cuneo per i Beni Comuni) un’“autodenuncia” per aver preso parte ogni giorno alle attività di “piazza Palestina”: “Porto il presidio a esempio di come dovrebbero essere occupate le piazze di Cuneo. Ci devono essere luoghi dove la gente si trova e si parla, non con comunicazioni dall’alto quando la maggioranza decide di farlo”. “Non è l’inizio di nessuna campagna elettorale, è prima di tutto politica” risponde il “benecomunista” Nello Fierro al collega Civallero, dopo aver letto la lettera aperta degli attivisti in difesa del presidio. Lo ribadisce la capogruppo del Partito Democratico Claudia Carli: “A Cuneo non c’è stata nessuna denuncia perché il presidio si è svolto in maniera eccellente. È stato un presidio pacifico sull’onda di quello che sta succedendo in tutta Italia e in tutto il mondo: non credo che chi abita lì l’abbia vissuto male”. Da Beppe Lauria (Indipendenza!), infine, la rivendicazione della propria posizione filopalestinese fin dal 2023 e qualche stoccata a chi, dice, è arrivato “dopo”: “Mi permetto di dirvi - osserva rivolto al pubblico - che ricondurre tutto a una battaglia contro il governo è sbagliato: questa è una battaglia di civiltà”. Un altro aspetto, quanto alla mancata condivisione, lo rileva la sindaca: “La popolazione ucraina è sempre risultata ‘più simpatica’: forse c’era meno schieramento e divisione”.

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