Cuneo per Gaza scrive al Consiglio comunale: "Ci autodenunciamo, ecco cosa facciamo in piazza Europa"
La lettera aperta dopo le interrogazioni sul presidio presentate nei giorni scorsi da alcuni consiglieri: "Continueremo a organizzare incontri, discussioni, azioni e manifestazioni"Riceviamo e pubblichiamo la lettera aperta rivolta ai componenti del Consiglio comunale dai promotori del presidio Cuneo per Gaza in piazza Europa.
Ci sono molti modi di vivere e raccontare un’esperienza, e spesso la differenza nasce da quanto la si conosce e da quanto la si vuole vedere attraverso lo sguardo del pregiudizio. Siamo le persone che stanno animando il presidio di piazza Europa: cittadini, pensionati, studenti, lavoratrici che hanno sentito l’esigenza di attivarsi e unirsi per denunciare il silenzio complice e colpevole della comunità internazionale e del nostro governo di fronte al genocidio in corso in Palestina, e per ottenere la fine di esso. Abbiamo deciso collettivamente di dare vita al Presidio Cuneo per Gaza perché crediamo che la politica si faccia anche riappropriandosi e vivendo gli spazi pubblici, creando occasioni di confronto e socialità, provando a ridurre il nostro senso di impotenza e agendo insieme per fare pressione sulle istituzioni. Questo spazio vuole essere luogo di testimonianza, memoria, resistenza e dignità. È aperto a tutti coloro che credono nella giustizia, nella libertà, nella pace e nei diritti umani universali. Abbiamo letto alcuni articoli di giornale che ci accusano di essere qui per bighellonare e per alimentare il degrado cittadino. Pertanto abbiamo sentito l’esigenza di autodenunciarci e ribadire le nostre azioni.
Ci autodenunciamo
Ci autodenunciamo per tutte le attività svolte in questi giorni di presidio.
Autodenunciamo di aver reso la piazza un posto a misura di bambini, con laboratori e letture.
Autodenunciamo di aver creato occasioni di dialogo e confronto intergenerazionale e interculturale.
Autodenunciamo di aver visto nella piazza un luogo ideale di espressione artistica.
Autodenunciamo la presenza di studenti che si sono presi un loro legittimo spazio.
Autodenunciamo di aver coordinato diverse forme di azione nonviolenta a sostegno dell’impresa della Global Sumud Flottilla e del popolo palestinese contro il genocidio in atto.
Autodenunciamo la nostra volontà di credere nell’autoformazione e nell’importanza di un’informazione libera dalle restrizioni dei media.
Autodenunciamo l’impegno che abbiamo messo nel prenderci cura dello spazio pubblico anche oltre il dovuto (raccolta di bottiglie, cartacce e rifiuti abbandonati da altri).
Autodenunciamo di aver voluto vivere momenti conviviali collettivi, provando a riprendere modalità di intrattenimento e socializzazione proprie della piazza reale e non virtuale.
In queste settimane di presidio ammettiamo di aver avuto un punto di vista privilegiato sulle difficoltà sociali che attraversano Cuneo. Abbiamo conosciuto la solitudine delle persone, il desiderio di aggregarsi e di costruire comunità. Ci siamo ritrovati (involontariamente) a confrontarci concretamente e quotidianamente con situazioni di tossicodipendenza, alcolismo, povertà abitativa e problematiche psicosociali — situazioni che abbiamo visto aumentare in occasione di eventi quali l’Oktoberfest e la Fiera del Marrone. Vivere il presidio ci ha permesso di confrontarci anche con coloro che non condividono le nostre posizioni e di portare nella piazza testimonianze importanti, facendole uscire dai classici salotti. Abbiamo scelto di essere visibili e inseriti nella città perché ci sentiamo parte attiva di essa, aperti anche a coloro che hanno sollevato dubbi e accuse. Il presidio non è un gazebo: il presidio è azione, informazione, rete di relazioni necessarie per tutti, come antidoto ad anni di individualismo imperante. Continueremo a organizzare incontri, discussioni, azioni e manifestazioni spinti dal desiderio di fare pressione sulle istituzioni, sull’Europa e sul nostro governo. Per noi il presidio non è un luogo in cui rinchiudersi, bensì un punto da cui partire per costruire ponti.
Cuneo per Gaza
CUNEO cuneo

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