Ad Alba striscioni contro la corrida mentre passa la Vuelta: "Una pratica crudele"
L'iniziativa di alcuni attivisti delle associazioni Cuneo Veg, Animalisti Italiani e UnaNon solo sport, applausi e fatica nella seconda tappa della Vuelta 2025. Il passaggio della corsa attraverso le strade di Alba è stato accompagnato anche da un gesto pacifico di protesta, che ha attirato l’attenzione del pubblico e delle telecamere: alcuni attivisti per i diritti degli animali appartenenti alle associazioni “CuneoVeg”, “Animalisti Italiani” e “Una” (Uomo, Natura e Animali) di Asti hanno esposto striscioni contro la corrida. Posizionati lungo il tratto cittadino, gli attivisti hanno scelto luoghi strategici affinché i messaggi fossero ben visibili sia ai tifosi assiepati dietro le transenne, sia alla diretta televisiva seguita in milioni di case spagnole. L’obiettivo era chiaro: sfruttare la ribalta internazionale della Vuelta per portare alla ribalta un tema controverso come quello della tauromachia. "Il nostro intento era unicamente quello di sfruttare la visibilità internazionale della Vuelta, evento seguito in tutto il mondo, per portare l’attenzione su una pratica crudele che non può essere giustificata come tradizione culturale. Crediamo che lo sport, simbolo di festa e di vita, debba essere anche occasione di riflessione civile e sociale. Con questa azione abbiamo voluto ricordare che il rispetto degli animali è un valore che riguarda tutti e che non può più essere rimandato”, hanno spiegato alcuni dei partecipanti all’iniziativa, sottolineando la volontà di dare voce a chi chiede l’abolizione delle corride.
La protesta si è svolta in modo ordinato, senza alcun tipo di scontro o interruzione della gara. I ciclisti hanno proseguito regolarmente verso il traguardo, tra due ali di folla che hanno alternato incitamenti sportivi e curiosità per gli striscioni colorati.

Alba