Borse di studio Edisu, le consigliere regionali di AVS: "La destra umilia il diritto allo studio"
La nota di Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro: "Oggi in Piemonte si torna indietro di dieci anni"Riceviamo e pubblichiamo.
La discussione di oggi è stato un concentrato dei fantasmi che muovono la destra: borsisti stranieri guardati con sospetto e disprezzo; assurde accuse agli studenti di far aumentare il mercato immobiliare, che invece spolpa proprio quegli studenti con prezzi sempre più irragionevoli; studenti “pelandroni” che prendono la borsa di studio e poi osano contestare in piazza il Governo. Su tutto, una visione arrogante dei criteri di merito, che per loro diventano uno strumento di esclusione e non di premialità.
E ancora: continuano a dire come un disco rotto “prima i piemontesi”, ma i mancati investimenti sull’università poi portano l’assessore regionale alla Sanità ad andare in Albania a cercare disperatamente personale sanitario. La verità è che per loro il diritto allo studio è un diritto di serie B, non è una prerogativa costituzionale ma un diritto su cui “risparmiare”, come chiede l’ordine del giorno oggi approvato dalla Giunta: un “risparmio” che si unisce ai 700 milioni di Euro che la Ministra Bernini ha tagliato all’Università pubblica.
Ci aspettiamo che i primi a chiedere alla Giunta Cirio di fare marcia indietro siano proprio gli Atenei piemontesi, che sarebbero gravemente danneggiati da questa decisione. Il disegno per noi è chiaro: la destra vuole tagliare i fondi agli studenti con meno soldi, che vogliono frequentare le università pubbliche e spingerli verso le università telematiche private; negano un diritto e lo trasformano in un affare privato. Lo stesso vale per gli studentati PNRR, che vengono costruiti con risorse pubbliche da soggetti privati, il 50% dei posti va ad Edisu per 10 anni: dopodichè liberi tutti, di nuovo a vantaggio dei privati.
Oggi in Piemonte si torna indietro di dieci anni, e si riapre la battaglia – vinta tanti anni fa, a beneficio di tutte e tutti – sul diritto allo studio: noi ci saremo, auspicando che il percorso di revisione dei criteri annunciato oggi dalla Vicepresidente Chiorino non venga fatto come al solito con un blitz e sottratto al confronto democratico.
Alice Ravinale capogruppo AVS Regione Piemonte
Valentina Cera consigliera AVS Regione Piemonte
Giulia Marro consigliera AVS Regione Piemonte
c.s.
CUNEO edisu
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