Dal 1° gennaio aumentano i pedaggi autostradali: rincari anche su Asti-Cuneo e Torino-Savona
Sulle tratte cuneesi incrementi dell'1,5 per cento. Il Ministero dei Trasporti se la prende con una sentenza della Corte Costituzionale: "Vanificato lo sforzo di Salvini e del Governo"Dal 1° gennaio 2026 il pedaggio sarà più caro su molte autostrade italiane, comprese quelle che attraversano la provincia di Cuneo. Per la A33 Asti-Cuneo (ad eccezione del tratto inaugurato ieri, ancora a corsia unica) e per la A6 Torino-Savona, gestita dalla società Autostrada dei Fiori, il rincaro sarà dell’1,5%. Gli aumenti erano stati bloccati dal Governo a partire dal 2020, con norme approvate ogni anno. Alcuni concessionari avevano poi presentato ricorso: dopo l’esame del TAR e del Consiglio di Stato, la controversia è finita alla Corte Costituzionale, la quale ha stabilito che il blocco degli aumenti è incostituzionale perché “contrario alla libertà di impresa”.
L’adeguamento delle tariffe viene stabilito dai piani economici e finanziari firmati dai concessionari e dal Ministero dei Trasporti: gli aumenti tengono conto dell’inflazione basata sull’indice dei prezzi al consumo, degli investimenti sostenuti dai concessionari per migliorare la sicurezza e di indicatori di efficienza e qualità del servizio.
"La sentenza della Corte Costituzionale ha vanificato lo sforzo del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Matteo Salvini e dello stesso Governo di congelare le tariffe”, ha scritto il Ministero in una nota.
CUNEO cuneo - Autostrada - pedaggio

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