X
X
Cuneodice.it
Home Cronaca Politica Eventi Attualità Sport Cultura Varie Rubriche Ultime Notizie
Tutta la provincia Cuneo e valli Saluzzese Monregalese Saviglianese Fossanese Alba e Langhe Bra e Roero Il Buschese
Login
Cerca ArticoliCase Cuneodefunti Cuneo
Login
Cuneodice.it
QUOTIDIANO ONLINE
  • Home
  • Cronaca
  • Politica
  • Eventi
  • Attualità
  • Sport
  • Cultura
  • Varie
  • Rubriche
  • Ultime Notizie
  • ABBONATI
    • tutta la provincia
    • Cuneo e valli
    • Saluzzese
    • Monregalese
    • Saviglianese
    • Fossanese
    • Alba e Langhe
    • Bra e Roero
    • defunti Cuneo

    Home \ Attualità \ Alba e LangheVendita case Alba

    ALBA - Friday 16 December 2022, 08:29

    Damonte, Cia di Alba: “Un 2022 difficile per tutti i settori, con il vitivinicolo meno colpito”

    Il presidente della zona Langhe e Roero racconta anche cosa voglia dire oggi essere giovani imprenditori agricoli e chiede alle istituzioni meno burocrazia per le aziende
    Damonte, Cia di Alba: “Un 2022 difficile per tutti i settori, con il vitivinicolo meno colpito”
    Giacomo Damonte, 36 anni, enologo nell’azienda di famiglia Malvirà di Canale, dal dicembre 2021 è presidente della zona di Alba della Cia. Un’area particolare dove a farla da padrone è certamente la produzione vitivinicola, ma ci sono comunque un buon numero di attività legate ad altri settori agricoli. Con lui tracciamo un bilancio della stagione 2022. Dice: “In generale è stata un’annata molto complessa e non positiva, con gli aumenti dell’energia e delle materie prime e la presenza della siccità che ha creato parecchi problemi. Inoltre, i mercati non hanno risposto bene come in passato. Il comparto vitivinicolo ne ha risentito di meno, con un’ottima qualità dell’uva sia in Langa che nel Roero. In Langa, poi, anche la quantità prodotta si è mantenuta su buoni livelli, mentre nel Roero, con terreni più sabbiosi che trattengono di meno l’acqua, c’è stato un calo del 30-40%. I vini, però, nonostante nel dopo vendemmia temevo potessero avere uno squilibrio strutturale, al contrario saranno eccellenti”. 
     
    Gli altri settori? “Il percorso è stato per tutti molto difficile. Solo chi è riuscito a riorganizzare la disponibilità idrica e la dinamica aziendale ha “salvato” la stagione”.
     
    Le prospettive per il 2023? “Ci auguriamo che i problemi di quest’anno siano stati straordinari, perché se dovessero diventare la normalità saremmo costretti a ripensare l’impostazione del lavoro”. 
     
    Essere giovani imprenditori agricoli
    Damonte ha scelto di lavorare nell’azienda di famiglia. Cosa significa essere oggi un giovane imprenditore agricolo? Sottolinea: “In Langa e nel Roero molte realtà sono a conduzione famigliare. Per cui, è importante il confronto con la generazione che ti ha preceduto. Partendo da punti di vista diversi, spesso si arriva a soluzioni condivise. Poi, in questo periodo storico, al di là delle problematiche anomale di quest’anno, se hai idee e un prodotto di buon livello, sfruttando la parte digitale e la comunicazione, si aprono tantissime opportunità di presentarti ai mercati e ai consumatori. Magari inventando percorsi nuovi, perché i gusti delle persone cambiano”.
     
    Quindi, c’è un domani per i giovani in agricoltura? “Certamente. Infatti, soprattutto dopo il lockdown dovuto all’emergenza Covid, e parlo soprattutto per il settore vitivinicolo, c’è stato di nuovo un grande interesse delle persone a visitare le aziende e le cantine. Prima della pandemia avevamo più ospiti stranieri, adesso sono tornati quelli italiani. E questo è un segnale positivo. In ogni caso, quando emerge la vivacità della richiesta vuol dire che i mercati si muovono, consumano e ti offrono spazi di manovra. Anche se, forse, devi rivedere alcuni aspetti dell’impostazione aziendale, adeguandoli alle nuove esigenze”.
     
    Cosa deve fare un giovane imprenditore agricolo per garantire un futuro alla propria azienda? “Non spaventarsi delle difficoltà che all’inizio potrebbero sembrare insormontabili. E poi avere la consapevolezza di dover dedicare tanto tempo e in modo flessibile al proprio lavoro. Perché, come diceva mio nonno, gli animali vanno accuditi e bisogna dar loro il cibo anche il giorno di Natale”. 
     
    Invece, cosa serve dalle istituzioni? “Sarebbe necessario avere meno burocrazia da dover gestire. Se ne parla da anni, ma continua a essere un problema soffocante per le aziende. Poter destinare meno tempo alle carte e agli uffici consentirebbe di curare meglio la propria attività. E poi bisognerebbe diminuire il costo del lavoro, ormai pesantissimo. Infatti il rischio, a queste condizioni, è che le aziende debbano sostituire le persone utilizzando le ormai molto evolute macchine digitali. E a volte, anche per le operazioni non meccanizzabili, rinunciano comunque ad aumentare il personale proprio a causa dell’elevata tassazione sul lavoro”.
    c.s.
    luogo ALBA
     Condividi
    Tag:
    Alba
    commenti
    Effettua il login per commentare
    notizie interessanti
    Menu
    • Home
    • Cronaca
    • Politica
    • Eventi
    • Attualità
    • Sport
    • Curiosità
    • Cultura
    • Varie
    • Rubriche
    • Altro
    Redazione

    [email protected]
    Maggiori informazioni...

    Cerchiamo collaboratori!
    Scrivici e dai voce alla tua passione

    Territori
    • Cuneo e valli
    • Saluzzese
    • Monregalese
    • Saviglianese
    • Fossanese
    • Alba e Langhe
    • Bra e Roero
    • Il Buschese
    Edizioni
    • italia
    • torino
    • genova
    Cuneodice.it Applicazione per smartphone Android
    Cuneodice.it Applicazione per iPhone e iOS
    Feed RSS

    Privacy Policy - P.IVA 03978350043 powered by Publidok S.r.l.

    Questo sito utilizza cookie tecnici e di terze parti. Continuando a navigare ne accetti l'utilizzo. Leggi di più
    OK