Le sedi degli ex ospedali di Alba e Bra non sono più in vendita
Il Consiglio regionale ha approvato l’emendamento alla legge di riordino dell’ordinamento regionale che trasferisce a titolo definitivo 25 milioni e 800 mila euro all'Asl CN2Le sedi degli ex ospedali di Alba e Bra non sono più in vendita. Su proposta dell’assessore regionale alla Sanità Luigi Icardi, stamattina il Consiglio regionale ha approvato l’emendamento alla legge di riordino dell’ordinamento regionale che trasferisce a titolo definitivo l’anticipo di 25 milioni e 800 mila euro già assegnato nel 2015 dalla Regione all’Azienda sanitaria locale Cn2 per il completamento della costruzione del nuovo ospedale di Verduno.
Un prestito che l’Asl Cn2 avrebbe dovuto restituire alla Regione proprio grazie ai proventi derivanti dall’alienazione dei due immobili di proprietà della stessa Asl Cn2 e in dismissione con l’attivazione del nuovo ospedale. L’assessore regionale ha rilevato che i nuovi fabbisogni emersi nell’ambito della programmazione sanitaria regionale richiedono una diversa destinazione degli immobili degli ex-ospedali di Alba e Bra, che verranno riadattati ad ambulatorio, case di comunità e a quanto sarà ritenuto più funzionale alle esigenze sanitarie del territorio.
Una scelta, come ha sottolineato Icardi, che in pratica “assegna la piena disponibilità di 25 milioni e 800 mila euro a totale beneficio dell’Asl Cn2, promuovendo la politica di potenziamento della medicina territoriale messa in campo dalla Regione per favorire al massimo l’integrazione tra la rete degli ospedali e l’assistenza di prossimità”.
Redazione
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