Nursing Up lancia l'allarme sull'ospedale di Verduno: "Grave carenza di personale"
Il sindacato denuncia i mancati rinnovi dei contratti e lo "svuotamento degli organici": "Si rischia una cattedrale nel deserto"Il sindacato Nursing Up segnala una grave carenza di personale sanitario all’ospedale di Verduno. L’Asl CN2 - si legge in un comunicato - "ha infatti deciso di non rinnovare numerosi contratti a tempo determinato, con gravi ripercussioni sull’erogazione dei servizi e sulle condizioni di lavoro degli operatori".
Secondo quanto riportato dal sindacato, a fine giugno andranno in scadenza i contratti di circa venti operatori sociosanitari (OSS), cinque infermiere e altre figure professionali, con ulteriori uscite previste nei mesi successivi fino alla fine dell’anno. A questo si sommano quattordici pensionamenti, cinque trasferimenti verso altre Asl e sei dimissioni volontarie.
"Con il blocco dei rinnovi si assiste a un progressivo svuotamento degli organici – spiega Claudio Delli Carri, segretario regionale del Nursing Up Piemonte -. L’assenza di una programmazione coerente del fabbisogno, unita all’innalzamento del tetto di spesa legato all’internalizzazione dei servizi, sta determinando una compressione delle risorse umane che mette a rischio la continuità assistenziale. L’inadeguatezza della dotazione organica ha già effetti tangibili sulla sicurezza delle cure e sull’aumento del rischio clinico".
La situazione è particolarmente allarmante in vista dei mesi estivi, periodo già critico per la gestione dei turni e delle ferie obbligatorie: "L’estate rappresenta un banco di prova per ogni struttura sanitaria – aggiunge Delli Carri –. A Verduno, però, ci si arriva con una dotazione organica ridotta ai minimi storici, con personale stanco, stressato, spesso costretto a rinunciare ai riposi. Non è sostenibile né per i professionisti né per i cittadini che hanno diritto a un’assistenza continua e di qualità".
La vicenda assume un significato ancora più grave se si considera la storia recente dell’ospedale di Verduno, rimasto a lungo chiuso dopo la sua costruzione e inaugurato solo negli ultimi anni come presidio strategico per l’intera area della provincia di Cuneo.
"Oggi – prosegue Delli Carri – questo ospedale rischia di trasformarsi in una cattedrale nel deserto: da simbolo di rilancio a struttura svuotata di personale, incapace di rispondere ai bisogni del territorio. È una contraddizione inaccettabile che va affrontata con urgenza a livello aziendale e regionale".
Anche il presidio sindacale esprime forte preoccupazione per le conseguenze sociali ed economiche delle mancate stabilizzazioni: "Dietro ogni contratto non rinnovato c’è una famiglia che perde sicurezza e prospettive – sottolinea Milena Rimmaudo, referente Nursing Up per l’ospedale di Verduno –. Chiediamo all’Asl CN2 e alla Regione Piemonte di assumersi la responsabilità di un intervento tempestivo. L’ospedale di Verduno non può diventare un guscio vuoto. Difendere i posti di lavoro significa tutelare la salute pubblica".
Patrizia Taretto, segretaria aziendale di Asl CN2, conclude: "Nursing Up Piemonte ribadisce l’impegno a portare avanti ogni iniziativa utile per salvaguardare i livelli occupazionali e l’efficienza dei servizi, chiedendo l’apertura urgente di un tavolo di confronto con le istituzioni competenti".
Redazione

Asl Cn2 - Verduno - Nursing Up
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