Il giorno dell'Asti-Cuneo. Cirio: "Saniamo una ferita"
Oggi l'evento inaugurale, da martedì 30 dicembre l'autostrada sarà finalmente percorribile nella sua interezzaI primi finanziamenti nel 1998, due anni più tardi i primi lavori, con la conclusione dell’opera prevista da contratto per il 2011. Oggi, quasi quindici anni dopo quella prima scadenza, è finalmente il giorno dell’Asti-Cuneo. Stamattina, lunedì 29 dicembre, sarà effettuato il viaggio inaugurale dell’autostrada A33, che sarà finalmente percorribile nella sua interezza da domani, martedì 30 (ma nel tratto tra Cherasco e Roddi, almeno fino ad aprile, si viaggerà ancora a doppio senso di marcia).
L’evento porterà autorità e stampa da Asti a Cherasco (e ritorno): a Cherasco è prevista la conferenza stampa, saranno presenti tra gli altri il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, il viceministro dei Trasporti Edoardo Rixi, gli assessori regionale Enrico Bussalino e Marco Gabusi e i rappresentanti della società Asti-Cuneo.
“Stiamo sanando una ferita che questa terra ha vissuto per tanti decenni. - ha detto Cirio - Una ferita grave all’immagine della pubblica amministrazione, alla laboriosità di questa terra, al rispetto delle tasse delle persone. Abbiamo ereditato un’opera che aveva problemi di autorizzazioni e di reperimento di fondi: nel 2019 ci siamo presi l’impegno di completare ciò che era stato iniziato”.
E proprio al 2019 risale un’immagine inedita pubblicata nei giorni scorsi dallo studio fotografico albese Lavezzo Studios: nello scatto l’intera giunta regionale seduta sull’autostrada Asti-Cuneo che finiva nel vuoto. “Un tempo complesso, segnato da ostacoli, ma non privo di speranza.
Ci sono attese che insegnano a guardare più lontano. Un’opera pubblica non è solo asfalto, collega storie, imprese, persone. Il passato ormai è memoria. Ma il futuro, quello sì, tra poco si potrà finalmente percorrere”, si legge nel post pubblicato sui social.
Oggi, come ricordato da Cirio, una ferita viene parzialmente rimarginata. Ma le ferite lasciano cicatrici: quelle restano, così come il prezzo pagato dal territorio in questi trent'anni di ritardi e promesse non mantenute e come la vergogna di una telenovela (quasi) infinita chiamata Asti-Cuneo.
CUNEO cuneo - Asti

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