La Global Sumud Flotilla ha preso il largo: “Una giornata intrisa di emozione e significato”

C’è voluta una settimana in più del previsto, a causa di vari contrattempi logistici, ma alla fine anche lo spezzone italiano della Global Sumud Flotilla diretto verso Gaza è salpato, nel pomeriggio di sabato, a bordo di 18 imbarcazioni.

Su una di queste c’è Abderrahmane Amajou, presidente di Action Aid Italia ed ex consigliere comunale a Bra, che avevamo intervistato nei giorni scorsi: “Mi trovo a bordo della nave Paola I. Da Augusta abbiamo preso il largo: dieci anime compongono il nostro equipaggio. Ci attendono circa dodici giorni di lenta navigazione verso Gaza”.

“È stata una giornata intrisa di emozione e di significato” racconta Amajou: “Siamo salpati animati da un sentimento puro di amore verso quest’impresa, che vuole farsi voce e simbolo di quella parte di mondo che ancora crede nella fraternità, nella pace e nella giustizia”.

Quelle partite dalla Sicilia si uniranno alle imbarcazioni provenienti dalla Grecia e dalla Tunisia, alcune delle quali si sono mosse da Barcellona alla fine di agosto, prima di dirigersi insieme verso la Striscia di Gaza. Secondo il portavoce della Flotilla, alla missione hanno aderito 34 imbarcazioni, con circa 600 persone a bordo che trasportano circa 500 tonnellate di aiuti umanitari.

All’iniziativa avrebbe dovuto prendere parte anche un’altra braidese, Linda Ansaldi. Nei giorni scorsi aveva raccontato che la sua barca aveva subito un’avaria e non è stato possibile trovare posto su un altro mezzo. La 39enne insegnante, residente a Pocapaglia, aveva già aveva già partecipato a giugno alla Global March che avrebbe dovuto raggiungere, dall’Egitto, il valico di Rafah: in quell’occasione erano state le autorità egiziane a bloccare i manifestanti e rimpatriarli.

BRA