Un'area naturalistica al posto della cava dell'Asti-Cuneo a Cherasco: "Non si riduca l'area boschiva"
L'intervento dell'Osservatorio Paesaggio Langhe e Roero: "Una maggiore area agricola favorirebbe la solita autorizzazione per un impianto fotovoltaico a terra"Riceviamo e pubblichiamo.
La società ATCN è stata autorizzata alla coltivazione e successivo recupero ambientale della cava di ghiaia e sabbia ubicata in località Molinetta, nel Comune di
Cherasco: l’area in disponibilità è di circa 8,5 ettari. L’intervento previsto ricade all’interno della pianura alluvionale del torrente Stura di Demonte a circa 2 km dal centro dell’abitato del comune di Cherasco capoluogo ed a circa 0,8 km dalla frazione di Roreto dove corre il canale irriguo della Molinetta. L’area di cava è in contiguità con il tracciato autostradale.
La volumetria di materiale complessivamente estraibile è stata stimata in circa 182.000 m3, suddivisa in circa 122.000 m3 del Lotto 1 e circa 60.000 m3 dal Lotto 2. L’autorizzazione concessa prevede che terminata lo sfruttamento della cava si realizzi il progetto di recupero ambientale. Gli interventi previsti per il Lotto 1, che è il doppio del lotto 2, consistono nella costituzione di un’area boschiva, verde e umida e precisamente in: ritombamento parziale, realizzazione bosco mesofilo di 11.060 m2 con l’impianto di 1.066 esemplari arbustivi e 574 esemplari arborei, realizzazione bosco mesoigrofilo di 17.720 m2 con l’impianto di 2.132 esemplari arbustivi e 1.148 esemplari arborei, realizzazione di radure a prato misto per 6.020 m2, realizzazione di macchie di ontani per 665 m2 con l’impianto di 42 esemplari arborei, realizzazione aree a prato umido ed aree umide per 5.340 m2. Inoltre ci saranno altri interventi di recupero della scarpata di terrazzo che separa i due lotti mediante la messa a dimora delle siepi campestri (308 arbusti e 84 alberi) e l’inerbimento dell’area per 5.000 m2. Gli interventi di recupero ambientale del Lotto 2 consistono invece nel ritombamento per realizzazione riuso agrario per circa 2 ettari.
Ci è giunta voce che la società autostrade ATCN abbia intenzione di ridurre significativamente la dimensione dell’area boschiva, verde e umida e favore di una
maggiore area agricola recuperata. Questa informazione ci ha immediatamente allarmati perché non solo si perderebbe una parte importante di area pubblica e di recupero ambientale ma si rischierebbe che l’area agricola, anziché essere destinata al riuso agricolo, finisca nel favorire la solita autorizzazione per un bell’impianto fotovoltaico a terra per l’interesse privatistico con il conseguente danno ambientale e paesaggistico. Sono noti i contributi del PNRR, le difficoltà a fermare quei progetti con l’alibi dell’energia rinnovabile sfruttando lo strumento delle cave dismesse!
L’intervento alla cava Molinetta è stato autorizzato nello spirito di ricostituire poi in parte la situazione preesistente (ritombamento e riuso agrario) ed incrementando notevolmente la naturalità dell’area mediante la realizzazione delle aree umide circondate da aree boscate “su gran parte della superficie in oggetto”. Non possiamo accettare alcuna variazione al progetto. Avvieremo immediatamente formale richieste di chiarimenti sia al Comune che alla Sovrintendenza.
Cesare Cuniberto
Per conto dei direttivi di comuneroero odv e dell’Osservatorio per la Tutela del Paesaggio di Langhe e Roero
3 Giugno 2024
c.s.

Cherasco
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