Vendemmia e gestione delle superfici vitate, il Consiglio regionale approva un ordine del giorno
Il commento del consigliere Sacchetto: "Il documento impegna la Giunta regionale a concordare con le Organizzazioni professionali agricole un’azione rivolta ai livelli istituzionali superiori"Nel corso dell’approvazione del ddl 73 di riordino delle leggi regionali, il Consiglio Regionale ha approvato una serie di Ordini del giorno collegati alla Legge, fra cui uno presentato dal Consigliere Regionale Claudio Sacchetto avente ad oggetto: Collegato ddl 73, tutela del patrimonio viticolo del Piemonte.
Lo schedario viticolo regionale è il riepilogo delle superfici vitate in conduzione all’azienda agricola, è sempre riferito ad una certa data e si può considerare come una sorta di “fotografia” della situazione vitata dell’azienda agricola in un dato momento, proprio per questo in caso di variazioni della superficie aziendale, quali ad esempio nuovi affitti, estirpi, nuovi impianti lo schedario deve essere aggiornato alla situazione reale dell’azienda viticola.
Con la DGR n. 27 – 7030 del 13 giugno 2023 sono state approvate le nuove Disposizioni regionali applicative per la gestione ed il controllo del potenziale viticolo secondo le disposizioni che vengono dall’Unione Europea con il regolamento (UE) n. 1308/2013, il regolamento delegato (UE) n. 2018/273 della Commissione e con il regolamento di esecuzione (UE) n. 2018/274 della Commissione del 11 dicembre 2017, a livello nazionale la normativa europea è stata recepita con D.M. n. 93489 del 28 febbraio 2022 - Disposizioni applicative della legge 12 dicembre 2016, n. 238, dal decreto legge 16 luglio 2020, n. 76 convertito con modificazioni dalla legge 11 settembre 2020, n. 120.
“In questi ultimi mesi l’adozione delle superfici grafiche per la misurazione degli appezzamenti collegata con le Direttive ed i Regolamenti europei e la norma nazionale in materia di Schedario viticolo stanno creando forti disallineamenti delle superfici con il concreto rischio che si arrivi ad una riduzione delle superfici degli Schedari generando un depauperamento del potenziale viticolo delle Regioni italiane ed in particolare del Piemonte, il patrimonio viticolo della Regione Piemonte è costituito dalla possibilità di rivendicare a Denominazioni di Origine le superfici che generano diritti ed una riduzione importante sarebbe un impoverimento del patrimonio viticolo piemontese, la Giunta e i suoi uffici tecnici hanno lavorato in questi mesi per attenuare al massimo gli effetti negativi di questa nuova applicazione della carta dei suoli” - sottolinea il Consigliere Claudio Sacchetto - “il documento impegna la Giunta regionale a concordare con le Organizzazioni professionali agricole un’azione rivolta ai livelli istituzionali superiori, nazionale ed europeo, per scongiurare il rischio di disallineamento tra le superfici certificate del potenziale viticolo e le nuove fotointerpretazioni e la conseguente perdita di patrimonio viticolo della Regione Piemonte ed a lavorare dal punto di vista tecnico affinché per l’annata 2025 possano essere rivendicate le superfici in base all’attuale schedario”.

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