“A rischio la liquidità delle piccole imprese con la nuova norma sulla compensazione dei crediti d’imposta”
L'allarme lanciato da Confartigianato Cuneo. Crosetto: "Auspichiamo un rapido ripensamento, mantenendo quindi invariata la disciplina vigente"Confartigianato Imprese Cuneo esprime forte preoccupazione per gli effetti derivanti dall’applicazione della misura contenuta nel disegno di legge di Bilancio 2026 che estende a tutti i soggetti la disciplina, finora limitata a banche e intermediari finanziari, che vieta la compensazione dei crediti d’imposta con i debiti previdenziali e contributivi. A partire dal 1° luglio 2026, la compensazione sarà infatti consentita solo per i crediti d’imposta emergenti dalle dichiarazioni annuali, escludendo dunque i crediti maturati a seguito dell’acquisizione dei bonus edilizi e di altri incentivi. Questa modifica provocherà gravi tensioni di liquidità, in particolare per le imprese del comparto casa – dall’edilizia all’impiantistica – che hanno applicato lo sconto in fattura e stanno legittimamente utilizzando i crediti fiscali per compensare i propri debiti contributivi. La riduzione dell’ambito di compensazione rischia di rendere inutilizzabili, in tutto o in parte, le rate dei crediti d’imposta relativi ai bonus edilizi, con conseguente perdita e danni economici e finanziari per le imprese.
Effetti dirompenti si prospettano anche per l’autotrasporto, in quanto le imprese si ritroveranno a non poter più compensare il credito delle accise. Con questa norma si annulla l’effetto benefico sulla liquidità degli operatori che si ritroverebbero ad attendere i tempi molto lunghi dei rimborsi, e nel frattempo a dover pagare con altri fondi gli oneri previdenziali e altri tributi. Se l’articolo 26 non verrà modificato, andrà a colpire e depotenziare anche gli strumenti messi in campo per sostenere gli investimenti, come i crediti d’imposta Industria 4.0, Transizione 5.0 e ricerca e sviluppo e la cultura come il Tax credit cinema. Confartigianato Cuneo, attraverso il suo Sistema nazionale, chiede quindi al Governo e al Parlamento di valutare con attenzione gli effetti reali della norma, che rischia di compromettere la pianificazione finanziaria di migliaia di imprese, con il pericolo di omissioni nei versamenti contributivi, soggette a sanzioni, e una drastica riduzione della liquidità disponibile.
"Le nostre imprese – dichiara Luca Crosetto, presidente di Confartigianato Cuneo e di Camera di Commercio di Cuneo – lavorano da sempre con serietà e nel rispetto delle normative. Chiediamo che lo Stato riconosca questo impegno e non introduca misure che sottraggono liquidità a chi produce ricchezza e occupazione. Le compensazioni fiscali non sono un fondamentale strumento di equilibrio finanziario, soprattutto per le realtà di dimensioni più contenute. Penalizzare le PMI significa colpire l’economia reale, quella fatta di lavoro, competenze e investimenti sul territorio. Auspichiamo pertanto un rapido ripensamento della norma, mantenendo quindi invariata la disciplina vigente, affinché si tutelino le aziende virtuose e si alimenti un ecosistema imprenditoriale sano e capace di crescere".
 CUNEO              Luca Crosetto

          
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