Accorpamento del Corpo Forestale dello Stato nell'Arma dei Carabinieri
Convocata la Commissione speciale Protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province autonomeSu richiesta della Regione Piemonte, e in accordo con la Regione Liguria, si è riunita oggi la Commissione speciale Protezione civile della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, con lo scopo di affrontare le problematiche relative all’entrata in vigore del DL 177/2016 e il conseguente accorpamento del Corpo Forestale dello Stato nell’Arma dei Carabinieri.
“La prevenzione e la lotta agli incendi boschivi sono materie che la Legge quadro n. 353/2000 ha assegnato da tempo alle Regioni. - spiega l’Assessore regionale alla Protezione civile del Piemonte Alberto Valmaggia - Ogni Regione quindi, ha negli anni pianificato e sviluppato il proprio sistema regionale di contrasto agli incendi boschivi. In Piemonte, in particolare, il Corpo Forestale dello Stato ha avuto, ed ha tuttora (a seguito di apposita Convenzione con la Regione), un ruolo determinante in merito al funzionamento della centrale operativa in cui arrivano le segnalazioni di incendi, oltre alla direzione delle operazioni di estinzione degli incendi stessi, assumendo la responsabilità operativa del Volontariato del Corpo AIB Piemonte, preposto allo spegnimento. Con l’entrata in vigore del DL 177/2016, viene pertanto a crearsi un’importante disfunzione nel sistema di coordinamento, la cui efficacia ed efficienza, sono oggi riconosciute a livello nazionale.“
Nel corso della Commissione, l’Assessore Valmaggia ha ritenuto opportuno porre a confronto le problematiche che stanno vivendo tutte le Regioni in cui al Corpo Forestale dello Stato è stato riconosciuto un ruolo specifico nella wsalotta agli incendi boschivi, e le possibili soluzioni che si stanno perseguendo.
Allo stato attuale, in Piemonte, non si ritiene vi siano le condizioni per la piena entrata in vigore del DL 177/2016: lo stesso Corpo nazionale dei vigili del Fuoco, chiamato a svolgere un ruolo strategico nella lotta attiva agli incendi boschivi, attraverso il coordinamento delle operazioni di spegnimento, a tutt’oggi non possiede un numero adeguato di figure professionali formate alla direzione delle operazioni di spegnimento.
L’Assessore ha pertanto richiesto alla Provincia di Trento, coordinatrice della Commissione interregionale, di farsi portavoce presso le Istituzioni nazionali di tale preoccupazione, emersa e condivisa da parte di tutte le Regioni presenti, nonché di richiedere un periodo di transizione necessario alla applicazione integrale del DL 177/2016 e all’entrata in vigore del numero unico per le emergenze 112, grazie al quale la gestione diverrà unitaria e definitiva.
“Questo al fine di perseguire il pubblico interesse garantendo la necessaria continuità operativa del Sistema regionale antincendi boschivi del Piemonte, – ha dichiarato durante la conferenza l’assessore Valmaggia – anche in considerazione del fatto che ci troviamo già nel pieno della campagna antincendi boschivi, e che i prossimi mesi saranno, secondo le sequenze storiche, i più interessati da tale emergenza, come si evince dai dati del Piano regionale antincendi boschivi”.
c.s.
CUNEO