Al carcere di Cuneo prende il via lo “sciopero della mensa”

Prosegue con nuove modalità la protesta indetta dai sindacati di Polizia Penitenziaria nel carcere di Cuneo, dove già nei giorni scorsi era stato indetto lo stato di agitazione permanente. In una nota congiunta Sappe, Sinappe, Osapp, Uil Pa, Fns Cisl e Cgil Fp Pp hanno indetto per quest’oggi, mercoledì 10, un’assemblea permanente all’interno dello spaccio e della caserma. L’obiettivo dichiarato è “sensibilizzare sia le istituzioni che l’opinione pubblica rispetto al disagio vissuto da tutto il personale maschile e femminile di ogni ruolo in servizio alla Casa Circondariale di Cuneo”.

 

Oltre a questo, il personale carcerario si asterrà dal consumare i pasti nella mensa di servizio, sempre come forma di denuncia verso il disagio vissuto: il personale, lamentano i sindacati, a Cuneo “è ridotto al lumicino” e “consuma ore su ore di straordinario tutti i giorni per far fronte ai problemi del carcere”.

 

“Il nostro non è solo un allarme ma è un vero e proprio grido d’aiuto, perché gravi sono le condizioni in cui versa non solo la Polizia penitenziaria ma anche tutta la popolazione detenuta ristretta” si legge nella dichiarazione. A fronte di un organico sotto le soglie minime, il provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria sta cercando di reperire ispettori e sovrintendenti dal resto del distretto. “Nonostante l’emorragia di personale - fanno sapere i rappresentanti dei poliziotti - il Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria continua a distaccare personale sia verso il GOM (Gruppo Operativo Mobile, addetto alla sorveglianza dei detenuti al 41 bis, ndr) che al fuori della regione”.

 

Preoccupa i sindacati il fatto che a fronte di tutto questo “a breve si vorrà aprire un nuovo padiglione detentivo per aumentare la capienza”.

Redazione