Alpi del Mediterraneo patrimonio UNESCO, la petizione lanciata da Chiara Gribaudo supera le 2500 firme
La raccolta firme attiva sul portale Change.org: 'Più saremo, più la mobilitazione per le nostre montagne avrà forza nelle sedi decisionali'
"Vorrei ringraziare coloro che in questo fine settimana hanno firmato e han fatto girare l’appello per le Alpi del Mediterraneo UNESCO che ha raccolto una grande attenzione in poco tempo, anche oltre le aspettative. Chi vive questa terra ha capito la dimensione della sfida e vuole dare il suo contributo perchè le istituzioni italiane si facciano valere: per questo chiedo ancora uno sforzo a tutti perché più saremo, più la mobilitazione per le nostre montagne avrà forza nelle sedi decisionali”. Lo dichiara la deputata di Borgo San Dalmazzo Chiara Gribaudo, a 48 ore dal lancio della sua petizione su change.org, che ha già superato le 2500 firme.
“La petizione sta girando molto nella Granda, in Piemonte e anche in Liguria. L’obiettivo – prosegue la deputata – è raccogliere il maggior numero di firme possibile per consegnarle al Ministro Costa, al Presidente Cirio e al Presidente Toti, perché alla conferenza di Baku in Azerbaigian i rappresentanti dell’Italia siano forti di un sostegno popolare diffuso e pienamente consapevoli delle loro responsabilità nei confronti di un territorio e di un patrimonio naturale inestimabile. In questi consessi internazionali, le diplomazie istituzionali possono essere determinanti, mentre la loro assenza genera irrimediabilmente una sconfitta: non possiamo lasciare niente di intentato. E se questo non sarà l’anno buono, il Ministro dell’Ambiente avrà la consapevolezza e la forza necessaria per giocare nuovamente la sfida alla prossima occasione. Queste sono battaglie che si vincono solo saltando gli steccati politici e facendo gioco di squadra”.
CUNEO
“La petizione sta girando molto nella Granda, in Piemonte e anche in Liguria. L’obiettivo – prosegue la deputata – è raccogliere il maggior numero di firme possibile per consegnarle al Ministro Costa, al Presidente Cirio e al Presidente Toti, perché alla conferenza di Baku in Azerbaigian i rappresentanti dell’Italia siano forti di un sostegno popolare diffuso e pienamente consapevoli delle loro responsabilità nei confronti di un territorio e di un patrimonio naturale inestimabile. In questi consessi internazionali, le diplomazie istituzionali possono essere determinanti, mentre la loro assenza genera irrimediabilmente una sconfitta: non possiamo lasciare niente di intentato. E se questo non sarà l’anno buono, il Ministro dell’Ambiente avrà la consapevolezza e la forza necessaria per giocare nuovamente la sfida alla prossima occasione. Queste sono battaglie che si vincono solo saltando gli steccati politici e facendo gioco di squadra”.
c.s.
CUNEO 
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