Azione: “Sul nuovo garante dei detenuti in Piemonte troppe ombre per competenza e imparzialità”
Per il segretario provinciale Giacomo Prandi “la nomina di Monica Formaiano pone interrogativi seri sulla scelta, vista la sua vicinanza politica a Fratelli d’Italia”“Guardiamo con forte perplessità alla nomina di Monica Formaiano come nuova Garante regionale dei diritti delle persone private della libertà”: a dichiararlo è il segretario provinciale di Azione Cuneo e vicesegretario regionale Giacomo Prandi: “Per il ruolo di garante sono arrivate numerose candidature di persone competenti, con esperienza specifica e consolidate competenze in ambito penitenziario. Eppure, la Giunta regionale ha scelto una figura che ha apertamente ammesso di non avere dimestichezza con il mondo del carcere, affermando testualmente: ‘Carceri? Non ho dimestichezza, ma mi affascinano’”.
“Questa dichiarazione - continua Prandi -, unita alla sua evidente vicinanza politica a Fratelli d’Italia e al sottosegretario alla Giustizia Delmastro, pone interrogativi seri sull’imparzialità e sull’autonomia della figura scelta. Il ruolo del garante dei detenuti non può e non deve essere ridotto a una nomina di parte, ma richiede neutralità, preparazione e profonda conoscenza del sistema carcerario, per tutelare diritti fondamentali e vigilare su situazioni spesso al limite della dignità umana. Ci auguriamo che il presidente Cirio chiarisca pubblicamente i criteri con cui è stata effettuata questa scelta, perché altrimenti il rischio è quello di svilire un’istituzione che ha avuto negli anni un ruolo importante”.
“Colgo l’occasione - conclude il presidente provinciale del partito di Calenda - per ringraziare Bruno Mellano, che per undici anni ha ricoperto il ruolo di Garante con serietà, dedizione e competenza, denunciando con coraggio le tante criticità del sistema penitenziario piemontese e cercando soluzioni concrete per risolverle. A lui va la gratitudine mia e di tutta Azione per il lavoro svolto”.

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