Bosco di Sant'Anselmo, le associazioni ambientaliste: "Usato in modo improprio: a giugno anche un rave"
La lettera dei presidenti di Pro Natura Cuneo, Legambiente, Lipu, Cuneo Birding e Italia Nostra: "Va preservata la particolare biodiversità dell'area"Riceviamo e pubblichiamo.
Il bosco di Sant’Anselmo lungo il fiume Stura, nei pressi di Bombonina, è una delle aree più preziose del Parco Fluviale Gesso e Stura, perché qui si è conservato un lembo del bosco planiziale che in passato ricopriva buona parte della pianura cuneese. Si tratta di un ambiente unico, caratterizzato da macchie di bosco con ampie radure e risorgive, ricco di specie animali e vegetali che ne fanno uno dei siti di maggiore biodiversità di tutto il parco. Ospita una ricca avifauna, sia specie migratrici che nidificanti, come il picchio rosso minore, l’upupa, l’astore e varie specie di passeriformi. Sono inoltre presenti numerosi anfibi, come il tritone crestato, la rana dalmatina, la rana temporaria, la raganella e il rospo smeraldino, ma soprattutto si trovano insetti ormai molto rari. In particolare, tra i lepidotteri, va ricordata la rarissima farfalla Maculinea arion, ritrovata in alcune radure all’interno del bosco. Questa farfalla vive in aree a clima caldo secco ed ha un curioso ciclo biologico, molto specializzato. La larva cresce unicamente all’interno di colonie di particolari formiche, per cui la sua sopravvivenza è legata alla presenza di questi animali. Per questo motivo è protetta sia dall’allegato IV della Direttiva habitat (92/43/CEE) come specie di interesse comunitario, che quindi richiede una protezione rigorosa, sia secondo l’allegato II della convenzione di Berna come specie faunistica assolutamente protetta.
Purtroppo il bosco di Sant’Anselmo è spesso utilizzato per attività che nulla hanno a che vedere con gli interessi naturalistici del sito, con frequentazione del greto fluviale della Stura e dei margini ripariali per pic-nic spontanei ed altri eventi, tra cui concerti improvvisati con musica ad elevato volume che disturba la fauna stanziale. Addirittura lo scorso 27 giugno si è tenuto un “rave party” all’interno dell’area protetta, ovviamente non autorizzato, ma neppure impedito, con l’ingresso di decine di auto e la partecipazione di tanti giovani poco rispettosi del delicato ecosistema del sito. Il Parco ha chiuso i varchi di accesso con sbarre e lucchetti, che vengono continuamente divelti per consentire il passaggio a mezzi e persone. L’ultima segnalazione delle Associazioni ambientaliste che cercano, nei limiti delle loro forze, di presidiare la zona, è del 15 agosto, quando, sbarra forzata ed aperta, parecchie persone hanno festeggiato il ferragosto sul greto del fiume dopo aver acceso fuochi per la cottura del cibo. Abbiamo segnalato a chi di dovere l’enorme rischio di incendio boschivo che può derivare dal libero accesso di veicoli, dalla organizzazione di “picnic”, più o meno improvvisati e in particolare dall’accensione di fuochi, i cui resti sono ben visibili in più punti. Come se non bastasse, sono state anche notate, in più occasioni, persone intente al taglio e al prelievo di legna dal sottobosco ad uso personale, il pascolo di ovini in parcelle boschive particolarmente fragili e delicate e attività di addestramento di unità cinofile che, seppure di indubbia utilità, non devono essere autorizzate all’interno del Bosco di Sant’Anselmo, che, come ricordato, presenta peculiarità naturalistiche e ambientali uniche nel contesto del Parco Fluviale.
Per questo le Associazioni ambientaliste hanno chiesto alla Direzione del Parco Fluviale il ripristino dei varchi danneggiati con chiusura a prova di manomissione; il posizionamento di videocamere di controllo, opportunamente segnalate con cartelli secondo la normativa; l’apposizione di adeguata segnaletica di divieto di accesso con moto fuoristrada e autoveicoli non autorizzati, di divieto di accensione di fuochi, ecc; ma soprattutto controlli frequenti e regolari -in modo particolare nei giorni festivi e prefestivi- da parte del personale di Vigilanza Provinciale, in modo da minimizzare gli impatti negativi sul bosco e rendere fruibile in tutta sicurezza e tranquillità l’area ai numerosi appassionati di natura che la frequentano.
Domenico Sanino – presidente Pro Natura Cuneo
Bruno Piacenza – presidente Legambiente Cuneo
Silvio Galfrè – presidente Lipu Cuneo
Albino Gosmar – presidente Cuneo Birding
Alberto Collidà – presidente Italia Nostra Cuneo
Redazione
CUNEO cuneo - Sant'Anselmo