Brutte frequentazioni nel parco giochi di largo Caraglio, il Comune vuole l’ordinanza anti-alcol
A Cuneo si discute della presenza di “sfaccendati” che intimoriscono i bimbi: “Sono nostri concittadini e appartengono a una marginalità nota” risponde l’assessoreSi è parlato anche della situazione dell’area giochi di largo Caraglio nell’ultimo Consiglio comunale a Cuneo, prima della sospensione estiva. E non per lodarne la riqualificazione, presentata lo scorso novembre con giochi nuovi e un pavimento in gomma anti-trauma. Se la sicurezza delle strutture non desta più preoccupazioni, non altrettanto si può dire per quella delle persone.
“Da molte settimane - avverte Luciana Toselli (Cuneo per i Beni Comuni) - i residenti della zona adiacente hanno lamentato la presenza costante nei pressi dell’area giochi, anche nelle ore diurne quando sono presenti i bimbi, di persone adulte, sfaccendate, spesso alterate da abuso alcolico e con intenti provocatori. Gli schiamazzi e l’atteggiamento diseducativo fanno sì che i bambini spesso si allontanino e che anche gli adulti in determinate ore non si sentano tranquilli”.
Un mese fa la questione è stata all’ordine del giorno nell’incontro tra il comitato di quartiere del centro storico e l’amministrazione comunale: “Siamo di fronte a un grave disagio che non può essere affrontato con l’intervento delle forze dell’ordine e inutili trasferimenti in altre parti della città” sottolinea la consigliera, chiedendo la convocazione di una commissione comunale sul tema degli educatori di strada. Potrebbero essere la risposta adatta, aggiunge, guardando a quando è già accaduto in altre realtà: “La città di Piacenza ad esempio sta facendo un lavoro encomiabile”.
“Queste segnalazioni in largo Caraglio sono la plastica dimostrazione che il fenomeno non è sotto controllo, perché si sta allargando a macchia di leopardo” osserva Paolo Armellini (Indipendenti): “Il mirino puntato inizialmente sulla stazione e il quadrilatero poi si è spostato su piazza della costituzione, su parco Parri, sui giardini Fresia, su piazza Boves e adesso largo Caraglio. Il mirino sì che lo abbiamo puntato, ma il bersaglio non lo abbiamo centrato bene”. Le proposte del gruppo sono già sul tavolo da tempo: a cominciare dall’istituzione del terzo turno notturno per i vigili e di un “progetto di formazione teorico-pratica” dedicato agli emarginati, anche con corsi professionalizzanti.
“Non condivido l’impostazione che mette insieme tutte le zone in cui nella città ci sono state problematiche, in fasi peraltro differenti, perché non sono tutte uguali” replica l’assessore alla Polizia Locale Cristina Clerico: “Se è vero che alcuni problemi si spostano, ciò avviene in alcuni ambiti”. La situazione in via Caraglio è ben nota, aggiunge l’assessore, menzionando “ben 18 interventi con la Polizia Locale” effettuati negli ultimi tempi: “In diciassette di questi abbiamo constatato problematiche che nascono da abitudini difficili da rendere compatibili con una vita comunitaria”. Alcol e droga, tradotto in termini più comprensibili.
“Giusto per chiarire, parliamo di nostri concittadini italiani che appartengono a una marginalità già ben nota” precisa Clerico. Persone ben conosciute anche dai servizi sociali, conferma l’assessore alle Politiche Sociali Paola Olivero: con il progetto Housing First del Consorzio Socio Assistenziale, finanziato dal Pnrr, nel centro storico sono stati messi a disposizione quattro alloggi. Sono destinati a tredici persone in stato di grave marginalità perché provino a “rimettersi in carreggiata”. “Ci stiamo riuscendo? In parte sì” risponde Olivero: “Sono persone con un vissuto non facile e non più giovanissime, alcune di loro stanno facendo un percorso di riabilitazione e convivenza civile”.
Restano gli altri, appunto. Con i quali la risposta sarà anche sanzionatoria. “Andremo a inserire tra le aree con divieto di consumo di alcolici su suolo pubblico anche l’area di largo Caraglio” fa sapere l’assessore Clerico: “Questo sicuramente non risolve il problema, ma offre la possibilità alla Polizia Locale di eseguire un intervento molto efficace che è il sequestro della bevanda alcolica”.

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