Calderoni contro Giordana: “Ha commesso un grave errore. Se non crede a me, creda a Cirio”
Il segretario provinciale del PD interviene sulla polemica generata dalle parole del sindaco di Valdieri, citando le dichiarazioni del presidente della Regione durante la visita di Mattarella a CuneoRiceviamo e pubblichiamo.
Capita di sbagliare. Ma quando si ricopre un ruolo istituzionale, è doveroso riconoscere l’errore e rimediare. Il sindaco di Valdieri ha definito la Lotta di Liberazione un evento “divisivo”, ma la storia e le istituzioni - non io - dicono l’esatto contrario. Glielo dimostro con due fatti e un’opinione.
I fatti sono le onorificenze della CittĂ e della Provincia di Cuneo, riconosciute dalla Repubblica Italiana per il ruolo centrale nella Resistenza:
• Medaglia d’Oro al Valor Militare, conferita con questa motivazione:
“Fedele alle sue antiche glorie guerriere ed alla sua forte tradizione patriottica, consacrava ogni sua migliore energia al movimento di resistenza. Per venti mesi ininterrotti, possente e paziente, la Città dei sette assedi promosse, organizzò, sostenne con animo indomito e costante, nelle montagne e nelle pianure della provincia, la guerra partigiana, di cui fu il cuore generoso ed il cervello sagace.”
• Medaglia d’Oro al Merito Civile per la Guerra di Liberazione 1943-1945, conferita con questa motivazione:
“Importante centro della Resistenza, partecipava con la popolazione e le sue formazioni partigiane alla lotta di Liberazione, subendo la brutale ferocia nazifascista. Vittima di rastrellamenti, incendi e devastazioni, offriva alla causa della libertà un altissimo tributo di sangue, dimostrando ammirevole spirito di sacrificio ed incrollabile amor patrio.”
L’opinione è quella del Presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio, pronunciate il 25 aprile 2023 in occasione della visita a Cuneo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "Sulle lapidi dei morti per la libertà ci sono i nostri stessi cognomi, il sangue versato circola nel nostro corpo: per questo, noi siamo geneticamente antifascisti".
Ecco, questa è l’unica posizione possibile per chi governa un territorio che ha dato così tanto alla Resistenza. Non ci sono ambiguità , non c’è spazio per il revisionismo. Chiedere scusa sarebbe un atto di responsabilità e rispetto verso la storia di questa terra e verso tutti i suoi cittadini.
Mauro Calderoni
Segretario provinciale PD Cuneo
Consigliere regionale del Piemonte
c.s.

Mauro Calderoni
commenti
Effettua il login per commentare