Carceri piemontesi: 'Poco spazio e mal utilizzato'

"Sono moltissimi i casi di carenze di spazi all'interno delle carceri e c'è molto sovraffollamento: prima di pensare a nuove strutture si faccia un piano regionale per recuperare i 273 posti che oggi sono presenti solo sulla carta ma in realtà non sono utilizzabili". Lo ha dichiarato il Garante regionale de detenuti Bruno Mellano nella conferenza stampa di fine anno sulla situazione delle carceri, dedicata in particolare all'organizzazione logistica dei 13 istituti penitenziari del Piemonte.

 

Mellano ha evidenziato come anche in Piemonte ci sia oggi una situazione di sovraffollamento: i detenuti sono 4468, su una capienza regolamentare di 3976 posti e soltanto 3700 posti realmente disponibili. I rispettivi garanti territoriali hanno presentato le situazioni delle carceri di Alba (Alessandro Prandi), Biella (Sonia Caronni), Ivrea (Paola Perinetto). Tutti gli istituti necessitano di lavori di ristrutturazione per rendere utilizzabili spazi per la socialità e la formazione dei detenuti: il carcere di Alba è stata riaperto a giugno 2017 in minima parte dopo essere stato chiuso per una grave infezione di legionella perché il progetto di ristrutturazione più ampio è bloccato, quello di Ivrea ha un campo sportivo inagibile per questioni di sicurezza, quello di Biella invece - nonostante le gravi infiltrazioni d'acqua - sta diventando sede di un progetto di lavoro con Ermenegildo Zegna per la confezione, nella sartoria interna, delle divise per gli agenti di Polizia Penitenziaria di tutta Italia. 

 

Infine i Garanti hanno presentato i dati annuali nazionali, riportati dall'associazione Ristretti Orizzonti di Padova, sui suicidi dei detenuti in carcere che quest'anno (al 24 dicembre) hanno raggiunto i 66 casi, cifra che ci riporta ai suicidi registrati nel 2011.

c.s.