Caso Salis, gli avvocati Sapino e Paoletti: “La violenza non ha nulla a che fare con la democrazia”
I due legali ed esponenti di FdI intervengono dopo il voto sull’immunità dell’europarlamentare: “Da lei un atteggiamento che va condannato”Riceviamo e pubblichiamo:
Egregio direttore,
quali avvocati liberi professionisti, con riferimento ai fatti relativi all’eurodeputata Salis, desideriamo esprimere alcune considerazioni al mero fine di voler sopire ogni forma di violenza personale (al di fuori delle aule di giustizia).
I fatti: in Ungheria sono state aggredite persone che hanno riportato lesioni tali da far arrestare gli aggressori (di cui una “insegnante” di scuola elementare). Ma oggi l’insegnante, che è passata dalle aule scolastiche a quelle del parlamento europeo, proprio per il nuovo incarico, non subirà conseguenze di alcun genere. Non entriamo nel merito delle valutazioni parlamentari.
Ciò che preoccupa sono le dichiarazioni conseguenti: “È una bella giornata per chi crede nella giustizia”, ma, ancor più grave “questo voto è una vittoria per la democrazia, lo stato di diritto e l’antifascismo. Questa decisione dimostra che la resistenza funziona. Dimostra che quando rappresentanti eletti, attivisti e cittadini difendono insieme i valori democratici, le forze autoritarie possono essere affrontate e sconfitte … La lotta è tutt’altro che finita. Le minacce permangono e continuare a lottare è essenziale. Tutti gli attivisti antifascisti presi di mira per aver sfidato l’autoritarismo e le forze fasciste devono essere difesi”.
Per sgomberare il campo da equivoci, occorre soffermarsi sul fatto che la violenza, in qualunque sua forma e per la difesa di qualunque diritto, va fermamente condannata. Per cui riteniamo che l’atteggiamento di base, che ha portato al giudizio delle aule parlamentari, vada condannato a prescindere in quanto la violenza non può e non deve diventare la forma per contrastare ideologie politiche.
La violenza non ha, e non deve cominciare ad avere oggi, nulla a che fare con la democrazia. La violenza resta sempre e comunque un reato e come tale deve essere intesa e condannata fermamente, indipendentemente dal colore politico dell’autore e dal colore politico della vittima.
Grazie per l’attenzione.
Avv. Carla Sapino (Moretta)
Avv. Maurizio Paoletti (Cuneo)

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