Castanicoltura, Cia Cuneo: "Chiediamo attenzione e aiuti alla Regione per il recupero dei castagneti secolari"
Il direttore provinciale Igor Varrone: "Senza manutenzione il rischio è la perdita di un patrimonio agricolo, paesaggistico e culturale inestimabile"Si è tenuto questa settimana un importante incontro tra Cia Agricoltori italiani e i rappresentanti istituzionali della Regione Piemonte, dedicato alla castanicoltura, settore cruciale per l’economia delle aree montane e collinari della regione. L’appuntamento, che ha riunito dirigenti dell’Organizzazione agricola e funzionari regionali, ha visto i saluti istituzionali del presidente regionale di Cia Piemonte, Gabriele Carenini, e del direttore regionale Giovanni Cardone. A seguire, il dibattito è entrato nel merito delle sfide che affrontano i castanicoltori piemontesi, a partire dalla necessità di sostenere la manutenzione dei castagneti secolari, così come quelli da frutto in zona pedemontana e montana, anche in funzione di prevenzione dei dissesti idrogeologici, valorizzando il ruolo delle aziende agricole nella tutela del territorio.
Marco Bellone, vicepresidente vicario di Cia Cuneo e castanicoltore, ha posto l’accento sulla mancanza di aiuti per le potature e per il recupero dei castagneti, evidenziando come servano risorse anche per la ricerca scientifica su fitopatie e modelli di gestione sostenibile.
Nel suo intervento, Marco Bozzolo, vicepresidente di Cia Cuneo, anch’egli castanicoltore, ha sottolineato la funzione sociale e ambientale della castanicoltura nelle aree montane: “Nei castagneti secolari resistono ancora antiche cultivar selezionate dai nostri avi per affrontare condizioni climatiche estreme. Il fatto che questi boschi siano mantenuti attivi solo grazie alla passione e alla tenacia dei castanicoltori, in assenza di aiuti concreti, deve farci riflettere su quale modello di castanicoltura vogliamo sostenere”.
A ribadire l’urgenza di interventi è stato anche Igor Varrone, direttore provinciale di Cia Cuneo, che ha denunciato il rischio concreto di abbandono e degrado delle aree interne, qualora non si intervenga per sostenere i castagneti e i boschi: “Senza manutenzione - ha affermato - il rischio è la perdita di un patrimonio agricolo, paesaggistico e culturale inestimabile”.
Alla riunione hanno preso parte, per la Regione Piemonte, l’assessore regionale alla Montagna Marco Gallo, il direttore del settore Agricoltura Paolo Balocco e i dirigenti regionali Latino e Perna. In risposta alle sollecitazioni della Cia, i rappresentanti regionali si sono impegnati ad avviare un lavoro congiunto per individuare risorse destinate alla potatura e al recupero dei castagneti secolari. In particolare, il direttore Balocco ha annunciato che i risultati delle ricerche sulle principali malattie del castagno, tra cui il cancro corticale, saranno presentati in occasione di un convegno alla prossima Fiera del Marrone di Cuneo, uno degli appuntamenti di riferimento per il comparto.

Cia