Cuneo ancora in piazza per Gaza: "In sciopero non per il salario, ma per un popolo"
In piazza Audiffredi la mobilitazione organizzata dalla Cgil: "Continuare a occupare spazi democratici come questo è un primo passo per trovare una soluzione"“Oggi siamo in sciopero non per un contratto, non per il salario, ma per un popolo”. È racchiuso nelle parole di Valentina Zenga, del Comitato Vivere la Costituzione, il senso della mobilitazione indetta oggi, venerdì 19 settembre, dalla Cgil, per tenere alta l’attenzione su quanto accade a Gaza, per denunciare l’operato del Governo israeliano e la sostanziale inerzia di quello italiano. Alle quattro ore di sciopero il sindacato ha accompagnato, a Cuneo, una manifestazione organizzata insieme a Rete Pace e Disarmo e Comunità Islamica, oltre che allo stesso Comitato Vivere la Costituzione.
Poco dopo le ore 17 piazza Audiffredi si è riempita di persone e di bandiere palestinesi: tra le richieste, oltre all’immediato cessate il fuoco, lo stop agli accordi di cooperazione commerciale e militare con Israele, il riconoscimento dello Stato di Palestina e la convocazione di una conferenza di pace sotto l’egida dell’Onu.

Ad aprire la manifestazione è stato l’intervento di Piertomaso Bergesio, segretario provinciale della Cgil: “Sono giorni faticosi, difficili, per le notizie che ci arrivano. Continuare a occupare spazi democratici come questo è un primo passo per trovare una soluzione. Un altro mondo è possibile, una pace è possibile, nel rispetto dei popoli”. È seguita la lettura di una lettera sull’apartheid in Israele che Nelson Mandela scrisse al giornalista Thomas Friedman.
Poi l’intervento del rappresentante della Comunità Islamica cittadina: “Ciò che sta accadendo ai bambini di Gaza non è umanità. I bambini di Gaza sono esseri umani che stanno venendo traditi da tutti noi”.

Sulla piazza, nel frattempo, campeggiavano alcuni cartelli riportanti i numeri che descrivono quanto sta accadendo a Gaza: 65 mila palestinesi uccisi, 18.500 dei quali bambini, 165 mila feriti palestinesi, l’83% delle vittime tra i civili. A Gaza restano attivi 19 ospedali su 36, con 2 mila posti letto disponibili per 2 milioni di persone. Il 97% delle scuole è stato distrutto o danneggiato: 700 mila bambini non hanno accesso all’istruzione. Il 98,5% dei terreni coltivabili è stato danneggiato o risulta inaccessibile. Dei 160 impianti di desalinizzazione, il 60% non funziona a causa dei danni provocati dai bombardamenti.

Anche per questi numeri lunedì 22 settembre Cuneo scenderà ancora una volta in piazza per Gaza: nel giorno dello sciopero generale indetto dall’Unione Sindacale di Base, alle ore 10 in piazza Europa si svolgerà l’assemblea autoconvocata per la Palestina, organizzata da educatori e docenti cuneesi.
CUNEO cuneo












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