Cuneo, i lavoratori del settore della vigilanza privata in stato di agitazione
Il contratto è fermo dal 2015. I sindacati: ''Se non ci saranno risultati in tempi brevi non escludiamo il ricorso a iniziative sul territorio''Le Segreterie della provincia di Cuneo aderiscono alla mobilitazione nazionale indetta da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil per il settore della vigilanza privata, proclamando lo stato di agitazione per la categoria. I sindacati hanno stimato nella provincia di Cuneo circa 800 addetti.
Le motivazioni che hanno condotto a questa azione, sono molteplici, si parte dal mancato rinnovo del contratto, fermo ormai dal 2015, con le parti datoriali che non vogliono riconoscere alcun aumento salariale ai lavoratori, per proseguire con la scarsa attenzione alla salute e sicurezza, gli appalti al massimo ribasso e per finire con i contratti “pirata” nel settore della vigilanza privata.
I Segretari Territoriali Ivan Infante ( Filcams CGIL ) Alessandro Lotti ( Fisascat CISL ) Fabio Bove ( Uiltucs UIL ) dichiarano: “Se non ci saranno risultati in tempi brevi, non escludiamo il ricorso a iniziative sul territorio. Tutti i tentativi operati dai Sindacati per un accordo teso a migliorare le condizioni contrattuali di migliaia di lavoratrici e lavoratori si sono scontrati con la netta ritrosia delle Associazioni Datoriali. In un momento drammatico per il Paese, nel quale l’apporto del settore della vigilanza è strategico per tutelare la salute e la sicurezza pubblica e privata, servirebbe uno sforzo comune per garantire equilibrio sociale per un corretto rapporto tra tutela della sicurezza e del lavoro, fondato sulla stabilità occupazionale e sulla difesa del potere d’acquisto dei redditi da lavoro dipendente. Le parti datoriali, invece, facendo leva sull’alibi della situazione emergenziale puntano a introdurre ulteriore precarietà nel rapporto di lavoro, negando qualsiasi riconoscimento della professionalità”.
Le Segreterie, al fine approfondire quanto sopra dichiarato, saranno ricevute dal Prefetto di Cuneo martedì 15 alle ore 9.30.
Redazione
CUNEO cuneo