Cuneo rischia di perdere le casette dell’acqua
Lo annuncia l’assessore Demichelis: “La convenzione scade in primavera, non sappiamo l’azienda la rinnoverà”. Bongiovanni (Cuneo Mia): “Sono un bene comune”Sono un’abitudine per molti, un oggetto sconosciuto per altri. Tra poco, però, Cuneo potrebbe perdere le sue casette dell’acqua. La conferma arriva dall’assessore all’Ambiente Gianfranco Demichelis, in risposta a un’interpellanza del consigliere Claudio Bongiovanni (Cuneo Mia) che chiedeva lumi sulla possibile installazione di un distributore nel quartiere Donatello.
Dal dicembre del 2012 sono otto quelle che il gestore Pier H2O ha avviato in città, in base alla convenzione stipulata con il Comune che dava diritto a posizionarne fino a dieci. Quattro sorgono sull’altipiano: in piazza Martiri di fianco allo sferisterio, nel quartiere San Paolo, in viale Angeli e a San Rocco Castagnaretta. Altre quattro si trovano in frazione: a Madonna dell’Olmo, Confreria, Spinetta e Borgo San Giuseppe. Il comitato di quartiere Donatello, ricorda Bongiovanni, aveva anche individuato un’area per il posizionamento di un’ulteriore casetta: “Sono passati anni, ma non ci sono più state informazioni in merito”.
C’è un motivo, risponde l’assessore, di carattere economico: “Ho contattato l’azienda per chiedere se ci sia interesse da parte loro, il titolare mi dice che le otto casette ad oggi lavorano al 50% della loro potenzialità. Per questa motivazione, non è ritenuta necessaria una nuova installazione”. L’altra ragione ha a che fare col fatto che la convenzione scadrà nella primavera del prossimo anno e non è scontato, a questo punto, che Pier H2O o un altro operatore voglia rinnovarla: “Terremo comunque in considerazione la proposta nella nuova convenzione, - assicura Demichelis - sperando che qualche ditta partecipi”.
Se ciò non avvenisse, aggiunge, “potremmo addirittura essere costretti a rimuovere le casette esistenti”: “È un po’ cambiato il mondo, oggi molti montano l’impianto di filtrazione nelle proprie residenze”. Per Bongiovanni, però, questa forma di distribuzione continua a essere una valida alternativa all’acqua in bottiglia: “Ricordo che le casette contribuiscono a far diminuire anche il traffico dei tir che vanno avanti e indietro dalla valle Stura: è importante mettere a disposizione un bene comune”.
Il consigliere Carlo Garavagno (Partito Democratico) sottolinea che “settemila studenti delle scuole superiori di Cuneo risparmiano le bottigliette di plastica perché abbiamo investito nelle casette interne”. Da Beppe Lauria (Indipendenza!) giunge infine una segnalazione riguardo alle fontane: “Parecchie non funzionano, lo trovo singolare sia dal punto di vista della sanità pubblica che della vicinanza del Comune agli animali”.

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