Cuneo-Saluzzo, Boselli: "Autocelebrazione eccessiva". Replica Pellegrino: "Parole fuori luogo"
L'acceso scambio su Facebook tra il consigliere comunale degli Indipendenti e il collega (e consigliere provinciale) di Centro per Cuneo: "Ogni tanto è bello godersi una piccola vittoria"La riapertura della ferrovia Cuneo-Saluzzo-Savigliano, salutata da folle festanti ad attendere il treno in tutte le stazioni in occasione del viaggio inaugurale di sabato scorso, ha generato reazioni di unanime soddisfazione tra i rappresentanti della politica e delle istituzioni cuneesi. Non sono mancati, però, gli spunti polemici. Tra questi, quello del consigliere comunale degli Indipendenti di Cuneo Giancarlo Boselli, che ha affidato il suo commento a un post su Facebook: “È tornato il treno per collegare Cuneo a Saluzzo e Savigliano e ne siamo contenti, perché il ripristino delle linee locali va ripreso con forza. Il futuro sostenibile è nelle ferrovie. È però incredibile che una cosa del tutto normale negli Stati più moderni (vedi la Spagna per non parlare della Svizzera) sia proposta dalle nostre istituzioni con cerimonie di autocelebrazione eccessiva, dove i tromboni e le trombone suonano pezzi stonati per fare un po’ di cortina fumogena sulle cose che non riescono a realizzare (due su tutte il Tenda e il nuovo ospedale) e sulle vicende scaldalose che non riescono a chiudere”.
“E ancora: - prosegue Boselli - chi le aveva chiuse queste linee? Vogliamo ricordare anche i nomi delle donne e uomini dei partiti che lo avevano fatto? E che in posti di responsabilità e prestigio, dal Senato alla Camera alla Regione erano stati zitti?”.
A raccogliere la provocazione, con una lunga replica pubblicata a propria volta su Facebook, Vincenzo Pellegrino, consigliere provinciale e comunale, capogruppo di Centro per Cuneo in Comune: “Caro Giancarlo, mi fa piacere leggere il tuo entusiasmo per il ritorno del treno sulla tratta Cuneo-Saluzzo-Savigliano, e la tua ‘osservazione’ sul fatto che un simile evento venga celebrato con toni eccessivi. Però, davvero, è così incredibile che un momento tanto atteso venga festeggiato con un po’ di gioia? Forse sarebbe stato più appropriato se ci fossimo limitati a un semplice comunicato stampa, senza foto, senza band musicali, senza nessuna festa, giusto? Dopotutto, un treno che ritorna a collegare i nostri territori è una cosa del tutto ordinaria, niente di speciale. Ma chissà, forse tu preferiresti che il tutto fosse passato in silenzio, senza nemmeno un sorriso. Le tue parole sulla ‘cortina fumogena’ che si sarebbe creata intorno a questo evento mi sembrano un po’ fuori luogo. Forse non hai notato che, proprio ieri, il nostro territorio ha dimostrato di apprezzare un passo in avanti concreto, invece di lamentarsi per ciò che ancora deve venire. Il Presidente Cirio ha detto chiaramente che, dopo tredici anni dal ‘taglio del ramo secco’, finalmente possiamo festeggiare il ritorno di un servizio che riavvicina persone e paesi. E che dire di quel ‘corteo’ di applausi che ha accolto il treno? Se questa è una ‘cortina fumogena’, mi chiedo come chiameresti un vero successo! E poi, naturalmente, non poteva mancare la solita domanda: ‘Chi ha chiuso queste linee?’. Beh, Giancarlo, come avrai capito, è stato un atto politico, un errore fatto da tanti protagonisti, di tutti i colori politici. Ma per favore, non perdere tempo a fare i conti su chi ha tagliato il treno: non dimenticare che la politica tutta, da destra a sinistra, ha preso queste decisioni. La memoria, a volte, è corta, ma la realtà è più lunga di quanto si pensi”.
“Per quanto riguarda - prosegue Pellegrino - i tuoi commenti sulla ‘mancanza’ di azioni concrete su progetti come il Tenda o il nuovo ospedale, ti rispondo semplicemente così: anche questi, come il treno, sono sulla buona strada. E mentre noi festeggiamo i treni che tornano a viaggiare, sarebbe bello se anche tu, da parte tua, ti concentrassi su questi progetti invece di criticare sempre e comunque chi sta lavorando per farli decollare. Caro Giancarlo, ogni tanto sarebbe bello godersi una piccola vittoria, senza doverla sminuire con la solita smania di trovare difetti ovunque. Ma capisco, nella minoranza a volte diventa difficile essere entusiasti dei successi degli altri. Però, sai, magari ti converrebbe anche un po’ di quel ‘costruttivo entusiasmo’ che tanto ci manca, invece di rimpiangere ciò che non è stato fatto ieri”.
Poi la polemica si fa pungente: “Ah, e un’altra cosa. Da un po’ di tempo ci stai davvero bombardando a tutte le ore con i tuoi messaggini. Come un moderno ‘stalker’ della felicità, ci ricordi a ripetizione di ‘vivere una vita felice’ e di ‘godersi la pensione’. Mi permetti un consiglio? Magari prendi una piccola pausa anche tu e, visto che sei in pensione, goditi un po’ di tranquillità, senza la necessità di inviarci messaggi a orari improbabili. Dopotutto, se c’è una cosa che la pensione insegna, è proprio quella di rallentare un po’, no? Forse, con un po’ più di serenità e meno ‘esortazioni’, riusciremmo a concentrarci meglio sul futuro, senza dover rispondere a tutti i tuoi inviti a ‘vivere felici’. Ma apprezziamo la tua preoccupazione per la nostra serenità, davvero. È bello sapere che qualcuno si preoccupa tanto della nostra vita… anche se, a volte, un po’ troppa attenzione può risultare invadente!”.
Uno scambio che arriva a pochi giorni dalla lettera indirizzata proprio da Boselli al presidente della Provincia Luca Robaldo, nella quale è stato sollevato il caso della presunta incompatibilità della carica di consigliere provinciale di Pellegrino con quella di presidente della Scuola dell’Infanzia paritaria Coniugi Autretti. Stasera i due si ritroveranno di fronte tra i banchi del Consiglio comunale di Cuneo, convocato dalle 17 in poi. C’è da aspettarsi un altro “round”? Staremo a vedere.
Redazione

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