Ddl Femminicidio: Bergesio: "Unanimità al Senato, risposta ferma contro la violenza"
Il commento del senatore della Lega: Non basta reprimere, è necessario anche prevenire"“L'approvazione unanime del disegno di legge sul femminicidio al Senato è un passo decisivo ed un segnale forte e inequivocabile: la violenza contro le donne è un'emergenza nazionale che non possiamo più tollerare e che richiede risposte ferme e unitarie”.
Così il Senatore Giorgio Maria Bergesio (Lega) questa mattina a margine dell'esito del voto in Aula, che ha visto il Ddl Femminicidio passare all'unanimità con 161 voti favorevoli, accolto da un lungo applauso in Senato. Il provvedimento passa ora alla Camera.
“L'introduzione del nuovo reato di femminicidio nell'articolo 577-bis del Codice penale è un chiaro messaggio: chi uccide una donna per odio, discriminazione, prevaricazione, o per puro controllo e dominio, o ancora perché rifiutato in un rapporto affettivo, dovrà rispondere con l'ergastolo. Non ci sono più alibi per chi compie questi atti efferati”, prosegue Bergesio.
L’intero impianto normativo viene rafforzato, estendendo la tutela alle vittime di maltrattamenti in famiglia, prevedendo la confisca dei beni usati per la commissione di tali reati e introducendo aggravanti specifiche per tutte quelle condotte che replicano le modalità odiose del femminicidio.
Vengono ampliati i diritti delle vittime, garantendo loro la comunicazione dei provvedimenti di scarcerazione o modifica delle misure cautelari, ed imposte misure cautelari più stringenti per i reati più gravi, affinchè la giustizia sia non solo più severa, ma anche più rapida ed efficiente nell'intervenire. In tal senso, l'obbligo per il PM di assumere sommarie informazioni dalla persona offesa entro tre giorni e di valutare rapidamente le misure cautelari è un cambio di passo fondamentale.
Viene inoltre dato un ruolo centrale ai centri antiviolenza e alle case rifugio, che ora potranno esercitare pienamente i diritti attribuiti alla persona offesa. Ed è estesa la distanza minima per chi è sottoposto a divieto di avvicinamento, nonché garantito un sostegno economico immediato alle vittime e agli orfani di femminicidio, con l'assegnazione di una provvisionale pari ad almeno il 50% del danno presumibile.
“Ma non basta reprimere, dobbiamo anche prevenire – conclude il Senatore Bergesio -. Per questo, sono state introdotte campagne di sensibilizzazione, una formazione specifica per magistrati e operatori sanitari, e la possibilità per le vittime minorenni di accedere ai centri antiviolenza senza l'autorizzazione dei genitori. Credo fermamente che queste misure, insieme ad una rigorosa e celere applicazione, possano davvero fare la differenza nella lotta alla violenza contro le donne. Il Senato ha dimostrato unità su un tema così delicato, e questo mi rende fiducioso per il futuro”.

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