Famiglie con figli, ma con un solo reddito: qual è la situazione in provincia di Cuneo?

Nel 2024 l’8,4% del totale delle famiglie residenti in Italia viveva in povertà assoluta. Il dato – diffuso da ISTAT a metà ottobre – non è omogeneo su tutta la penisola: è più basso al Centro (6,5%) e più alto al Sud (10,5%). Ma il Nord non è immune: nelle regioni del settentrione il 7,9% delle famiglie l’anno scorso era in povertà assoluta.

Come ha spiegato ISTAT, “l’incidenza di povertà assoluta si conferma più alta tra le famiglie ampie: raggiunge il 21,2% tra quelle con cinque e più componenti e l’11,2% tra quelle con quattro, per scendere all’8,6% tra le famiglie di tre componenti”. In generale, la povertà assoluta tende a crescere all’aumento del numero dei figli, e al diminuire del livello di istruzione della persona di riferimento nel nucleo familiare.

Per capire la potenziale vulnerabilità delle famiglie un dato utile riguarda i nuclei monoreddito – cioè quelli che percepiscono un solo stipendio – con figli a carico. I dati più recenti sono stati analizzati dalla fondazione indipendente Openpolis. Fanno riferimento ormai a cinque anni fa, ma forniscono comunque uno spaccato interessante della realtà perché mostrano che anche in Piemonte, anche nel Cuneese, il numero di famiglie che percepisce un solo reddito in alcuni luoghi è ancora molto elevato.

Tra i centri della Granda con più di cinquemila abitanti, Cherasco è quello dove le famiglie monoreddito con bambini sotto i sei anni sono più numerose: nel 2020 rappresentavano il 30,9% del totale. Una quota in calo rispetto agli anni precedenti – 34,2% nel 2016, 33,4% nel 2017 e 31,9% nel 2018 e nel 2019 – ma che resta comunque molto alta. Dopo Cherasco si colloca Cervasca, dove cinque anni fa il 30,3% delle famiglie con almeno un figlio piccolo percepiva un solo stipendio. Al terzo posto c’è Cavallermaggiore, con il 29,9%, un dato sostanzialmente stabile rispetto al 2016 (29,5%). Seguono Centallo (29,7%), Canale (28,2%), Sommariva del Bosco (25,3%) Busca (24,8%) e Borgo San Dalmazzo (24,6%): comuni dove la presenza di famiglie monoreddito resta significativa, pur con qualche variazione nel tempo.

La città cuneese con la percentuale di famiglie monoreddito più bassa è Cuneo (17,7%). Negli anni il dato del capoluogo della Granda è diminuito progressivamente passando dal 20,9% del 2015 al 20,3% del 2016 e, ancora, al 18,4% del 2019. Subito dopo si trovano Bagnolo Piemonte (18,5%), Alba (19,1%), Saluzzo (20,3%), Ceva (21,6%) e Mondovì (21,7%).

La percentuale di Cuneo è in linea con la media degli altri capoluoghi italiani (17,9%), ed è inferiore di oltre 10 punti percentuale rispetto a capoluoghi come Andria (31,5%), Barletta (28,3%), Prato (26,7%) e Napoli (24,4%).

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