Giustizia, Bergesio (Lega): “Ddl contro autolesionismo era un nostro impegno, bene l'approvazione”
Il senatore cuneese: "Troppi i giovani morti a causa di condotte autolesioniste veicolate in maniera criminale da mass media e social" “Abbiamo mantenuto la promessa fatta dalla Lega alle famiglie di punire l’istigazione all’autolesionismo introducendone la fattispecie nel nostro ordinamento”. Così il senatore Giorgio Maria Bergesio, Lega Salvini Premier, commenta l’approvazione all’unanimità, ieri in Senato, del disegno di legge che modifica il Codice Penale introducendo la fattispecie dell’istigazione all’autolesionismo. Primo firmatario è il senatore Simone Pillon, Lega. Tra i firmatari del ddl anche il senatore Bergesio.
Sono sempre più frequenti le notizie di suicidi tra giovanissimi nel corso di assurde e pericolosissime sfide promosse sui social. La legislazione vigente contempla l’istigazione al suicidio e a delinquere, ma tali condotte non coprono la fattispecie dell’istigazione all’autolesionismo e lasciano esenti da pena i gestori delle piattaforme social che, pur avendo i mezzi tecnici per fronteggiare la diffusione di tali minacce, omettendo i dovuti controlli permettono la circolazione di questi contenuti. Una lacuna che il disegno di legge proposto dalla Lega ed approvato in Senato potrà sanare.
In sintesi, il ddl prevede di punire con la reclusione da 1 a 5 anni chiunque compia istigazione o apologia di atti di violenza o di autolesionismo da parte di minorenni, l’aumento di pena quando l’istigazione al suicidio è commessa mediante strumenti informatici o telematici, e la possibilità di inoltrare al gestore della piattaforma digitale un’istanza per l’oscura mento, la rimozione o il blocco delle immagini, dei video e delle registrazioni audio.
“Si tratta di un passo fondamentale nella direzione della tutela dei nostri ragazzi e ragazzi. Troppi i giovani morti a causa di condotte autolesioniste veicolate in maniera criminale da mass media e social - afferma Bergesio -. Occorre arginare subito il fenomeno. Il ddl approvato ieri in Senato prevede che venga punito chi istiga a questi comportamenti, sanando così una lacuna del nostro ordinamento”.
“Dobbiamo proteggere la fragilità di ragazze e ragazzi e questa norma, se verrà approvata, come spero, anche alla Camera, e diventerà presto legge, ci consentirà di farlo - conclude il senatore Bergesio -. Con la Lega continueremo a lavorare affinché certe tragedie non debbano più accadere”.
Redazione
CUNEO cuneo