I lavori di piazza Europa affidati nel giorno della sospensione: Bongiovanni chiede spiegazioni

Lo scorso 2 ottobre il Consiglio di Stato, in attesa della sentenza di merito del Tar del Piemonte, ha accolto la richiesta di sospensiva della delibera di giunta con cui era stato approvato il progetto esecutivo per la riqualificazione di piazza Europa. A presentare il ricorso erano stati l'associazione “Di Piazza in Piazza” e il comitato “Sos Cedri”, insieme a un gruppo di cittadini e cittadine. La data del pronunciamento era nota fin dal 24 settembre, giorno in cui era stata comunicata la fissazione dell’udienza. Sempre il 2 ottobre, il Comune di Cuneo, tramite il dirigente del Settore Lavori Pubblici, ha aggiudicato i lavori di riqualificazione alla Sam Costruzioni, azienda con sede a Cherasco.

Una decisione, quest’ultima, contestata da Claudio Bongiovanni, che ora ne chiede conto in un’interrogazione presentata per il prossimo Consiglio comunale. L’esponente di Cuneo Mia chiede una spiegazione della motivazioni per cui “pur essendo a conoscenza che il Consiglio di Stato avrebbe emesso la sua ordinanza in data 2 ottobre, non se ne è attesa la pubblicazione affrettando, senza apparenti motivi cogenti, l'adozione, nello stesso giorno, della determinazione di aggiudicazione all’impresa”.

Si legge nell’interrogazione: “Il bando di gara d'appalto con procedura aperta è stato pubblicato il 15 aprile, per un valore complessivo di 2.781.589,43 euro. Il nuovo codice degli appalti prevede che le gare di appalto e di concessione, dove sia utilizzato il criterio dell'offerta economicamente più vantaggiosa, si concludano nel termine massimo di nove mesi dalla data di pubblicazione del bando di gara. Una volta aggiudicati i lavori occorre stipulare il contratto con l'impresa aggiudicatrice, la quale potrà chiedere risarcimento nel caso si debba rescindere lo stesso per sopraggiunte motivazioni giuridiche di ulteriore sospensione. II termine ultimo per concludere la procedura del contratto pertanto sarebbe scaduto entro la metà del mese di gennaio 2026. Ci sarebbe stato quindi tutto il tempo per realizzare una perizia di variante mantenendo le alberature, abbandonando il percorso presso il TAR per il Piemonte come proposto, tramite stampa, dall'associazione Di piazza in piazza e dal comitato SOS Cedri”.

Bongiovanni chiede di conoscere anche il motivo per cui “non si siano attese 24 ore, visto che non c'era una scadenza imminente, e non mettere così l'impresa nelle condizioni di poter richiedere un'eventuale risarcimento danni”.

Nel prossimo Consiglio comunale le risposte dell’amministrazione.

CUNEO