"Il nuovo tunnel del Tenda si inaugura con la prima chiusura. Il colmo del paradosso"
Il commento del sindaco di Roccavione Paolo Giraudo mentre a Limone si svolge l'inaugurazione del nuovo traforo: "Dov'è il rispetto per cittadini e imprese?"Riceviamo e pubblichiamo.
Siamo al colmo del paradosso. Dopo dodici anni di attesa, ritardi imbarazzanti, disagi economici e sociali per un intero territorio, oggi si inaugura il nuovo Tunnel del Tenda… ma non si apre. O meglio: si apre solo per il passaggio delle autorità e delle auto blu, mentre domani mattina, quando dovrebbe iniziare la vera vita del tunnel, arriva subito la prima chiusura straordinaria. Dalle 6 alle 12 resterà sbarrato per una nuova esercitazione di protezione civile.
Ditemi: è questo il rispetto che si deve a cittadini e imprese che da anni subiscono le conseguenze di questa interminabile vicenda? È davvero così difficile organizzare un’infrastruttura strategica in modo serio e responsabile?
La verità è semplice e brutale: invece di sprecare settimane a organizzare una festa fuori luogo, considerando i tempi e i danni accumulati, si doveva concentrare ogni sforzo sull’apertura vera, completa, funzionale del tunnel. Inclusa l’esercitazione, che andava fatta prima, non all’ultimo minuto, con la beffa di una chiusura appena dopo la cerimonia.
Mi chiedo se chi ha organizzato questa giornata si renda conto della figuraccia istituzionale e simbolica che sta consegnando a questo territorio. Dovevamo festeggiare la fine di un incubo, non aggiungere l’ennesimo episodio surreale a una saga che dura da oltre un decennio. E ricordiamolo: secondo i primi progetti, il Tenda bis doveva essere ultimato nel 2017. Siamo nel 2025.
Questa non è un’apertura, è una rappresentazione teatrale, una vetrina autoreferenziale che nulla ha a che fare con le esigenze reali delle comunità locali. E intanto chi lavora, chi trasporta merci, chi vive e fa impresa in valle dovrà aspettare ancora, anche solo per passare domani mattina.
Da sindaco, ma soprattutto da cittadino della Valle Vermenagna, non posso che esprimere amarezza, indignazione e profondo disagio. Il Tenda bis non può più essere un simbolo di come non si gestisce la cosa pubblica. Deve diventare subito un’infrastruttura viva, aperta, sicura e funzionante. Non un palcoscenico per l’ennesima passerella.
Paolo Giraudo
Sindaco di Roccavione

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