Il Pd “tira le orecchie” alla giunta sulla ciclabile di Spinetta

Arriva dal Partito Democratico una sollecitazione alla giunta cuneese per il completamento della pista ciclabile tra l’altopiano e la frazione Spinetta. La pista ciclabile è stata realizzata nel 2016, ma attende ancora il completamento nell’ultimo tratto, lungo il viale alberato che conduce al centro della frazione cuneese: a febbraio del 2021, gli esponenti del Pd avevano già sollecitato la ripresa dei lavori.

 

A riprendere il tema, sollecitato dai frazionisti e anche a nome dei cofirmatari dell’interpellanza, è stato il consigliere Gianfranco Demichelis: “È una delle piste ciclabili più utilizzate. L’ultimo tratto verso la frazione, quello ancora da realizzare, è il più stretto e trafficato dalle auto e perciò molto pericoloso”. La questione del completamento, ha ricordato il consigliere, “era stata assunta come impegno dall’amministrazione già nel 2016 con i residenti e il comitato di quartiere: l’allora assessore Valter Fantino prese a cuore la richiesta”.

 

Demichelis ha anche colto l’occasione per segnalare alcune criticità del tracciato già esistente: “Sappiamo che la ciclabile attraversa la Bovesana tra Spinetta e Borgo San Giuseppe, chiederei di rafforzare la segnaletica per le auto in transito. Verso Borgo San Giuseppe, inoltre, c’è uno smottamento della carreggiata della ciclabile, con il cedimento della sponda e il conseguente scollamento dell’asfalto: chiedo venga effettuato un sopralluogo”.

 

L’assessore alla Mobilità Davide Dalmasso ha fatto il punto sugli sviluppi più recenti: “Il 30 settembre è avvenuto l’incontro con la proprietà di villa Pansa. A quell’incontro ne doveva seguire un altro con gli altri proprietari che hanno acquistato all’interno della villa, ma non è ancora avvenuto. La Sovrintendenza sta facendo tutti gli approfondimenti del caso”. Da parte della giunta, in ogni caso, c’è la conferma della volontà di intervenire su quel tratto per completare la ciclabile: “È uno degli interventi che vogliamo portare avanti, i finanziamenti del PNRR fanno gola anche per questo”.

Andrea Cascioli