Ilaria Salis e le consigliere regionali di Avs in visita al Cpr di Torino: “Troppi giovanissimi”
Anche la cuneese Giulia Marro ha partecipato all’ispezione a sorpresa al centro di espulsione: “Chiunque transiti da qui è sottoposto a un trauma incancellabile”L’europarlamentare Ilaria Salis, il deputato Marco Grimaldi e le tre consigliere regionali di Alleanza Verdi e Sinistra, tra cui la cuneese Giulia Marro, hanno preso parte nella giornata di lunedì all’ispezione a sorpresa nel centro di permanenza e rimpatrio di corso Brunelleschi a Torino.
Sono 66 gli immigrati trattenuti, attualmente, al Cpr di Torino, di 18 diverse nazionalità: “Da un lato, - osservano gli esponenti di Avs - ragazzini appena maggiorenni e appena arrivati in Italia, che invece di essere accolti si trovano detenuti, dall’altro persone che vivono nel nostro Paese da decine di anni, come un signore serbo in Italia dal 1981, la cui azienda ha chiuso lasciandolo senza contratto, fermato mentre distribuiva pasti a degli anziani da volontario. Persone che perdono il lavoro (spesso lavori usuranti o sfruttati) o la residenza e si ritrovano senza permesso di soggiorno, o che vengono portate qui mentre attendono documenti che hanno richiesto”.
Ci sono anche “tantissimi che, come sempre, sono tradotti al Cpr direttamente dal carcere dopo aver scontato la loro pena, condannati così a un aumento di pena non dovuto in un luogo peggiore della galera. Persone che qui hanno le loro famiglie, ormai le loro radici. Ci sono anche trattenuti i cui Paesi di provenienza non hanno accordi per il rimpatrio, che senso ha tutto questo? La sofferenza è enorme per tutti, l’uso di psicofarmaci sempre diffuso, nell’ultimo mese e mezzo ci sono stati una decina di atti di autolesionismo, molto ragazzi hanno segni sul corpo”.
“Chiunque transiti da qui - concludono - è sottoposto a un trauma incancellabile. Le attività promesse nel bando sono totalmente assenti, il tempo qui dentro scorre vuoto e lentissimo. Oggi è in atto un tentativo di reinterpretare le norme e limitare l’accesso - già difficile - a questi luoghi. Non ci sentiamo intimiditi da ciò: faremo ancora più ispezioni di prima. E continueremo a dire che questi centri vanno chiusi e che la detenzione amministrativa va abolita”.
“Non solo quello in Albania, non solo per ragioni economiche: tutti i Cpr devono essere aboliti” dichiara l’eurodeputata Salis: “Perché, nell’Europa che vogliamo costruire, nessuna persona dovrebbe essere privata della libertà solo per non avere il permesso di soggiorno in corso di validità. Nessuno è illegale, i razzisti gli unici stranieri”.

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