In calo le esportazioni dalla provincia
Il dato del 1° semestre 2016 negativo rispetto a dodici mesi primaNel I semestre 2016 il valore delle esportazioni cuneesi di merci è sceso a quota 3,3 miliardi di euro, dai 3,5 dei primi sei mesi del 2015, registrando una contrazione tendenziale del 5,8%. Lo riferisce una nota diramata in data odierna dalla Camera di Commercio di Cuneo.
Valutando le singole variazioni trimestrali si osserva, tuttavia, come il II trimestre dell’anno (-3,3%) abbia registrato - prosegue la nota - una flessione di minore intensità rispetto a quella segnalata nei primi tre mesi del 2016 (-8,1%). Nel periodo gennaio-giugno 2016 il valore delle importazioni di merci è cresciuto dell’1,7% rispetto al I semestre 2015. Il saldo della bilancia commerciale cuneese del I semestre 2016 appare, dunque, in calo rispetto allo stesso periodo del 2015, mantenendosi tuttavia di segno positivo (+1,3 miliardi di euro). La debole performance dell’export provinciale si inserisce in un contesto regionale caratterizzato da una flessione ancora più intensa (-7,4%), mentre le vendite all’estero complessive nazionali hanno registrato una dinamica sostanzialmente stabile. Cuneo si conferma seconda provincia esportatrice del Piemonte, con una quota del 15,2% dell’export regionale.
“Il semestre si è chiuso confermando la flessione registrata nei primi mesi dell'anno, che pur se attenuata in termini di valori percentuali (era 8,1% nel I trimestre, ridotta al 3,3 nel II con un dato tendenziale per il semestre del 5,8%), ha ora interessato insieme ai mezzi di trasporto e alla meccanica anche settori di spicco per la nostra economia, quali l'agroalimentare e le bevande - ha dichiarato Ferruccio Dardanello, presidente della Camera di commercio di Cuneo – In questo contesto, che deve essere inserito in un più ampio panorama nazionale caratterizzato da una sostanziale stazionarietà, riteniamo importante essere al fianco delle imprese, in particolare di quelle meno strutturate, per accompagnarle ad affrontare le sfide dei mercati esteri. Ci auguriamo che l'iter normativo del decreto di riforma approvato dal Consiglio dei Ministri lo scorso 25 agosto possa riconsiderare le nostre competenze e non disperdere quel bagaglio di competenze e professionalità che come sistema camerale in questi anni abbiamo dimostrato, che ha contribuito ad accrescere il grado di internazionalizzazione del Paese”.
"La diminuzione registrata a livello complessivo provinciale - conclude la nota - è scaturita dai trend negativi della maggior parte dei principali settori delle vendite all’estero, anche se non mancano segnali più incoraggianti. I prodotti alimentari e le bevande hanno rappresentano, anche nei primi sei mesi del 2016, la principale tipologia merceologica venduta al di fuori dei confini nazionali (quota del 27,9%), pur avendo registrato una flessione del 3,2% rispetto ai primi sei mesi del 2015. A diminuire sono state soprattutto le esportazioni di bevande locali (-7,3%), mentre i prodotti alimentari hanno registrato una dinamica stazionaria (-0,3%). Con una contrazione del 16,6% rispetto al periodo gennaio-giugno 2015, i mezzi di trasporto, secondo comparto per importanza rivestita sull’export totale, sono il settore che ha subito la flessione di maggiore entità, dovuta in larga parte, così come rilevato nel I trimestre dell’anno, dalla flessione scontata da locomotive e materiale rotabile ferro-tranviario. Diminuiscono anche le esportazioni di macchinari ed apparecchi n.c.a (-8,9%), mentre segnali più incoraggianti provengono dall’analisi della dinamica delle vendite all’estero di articoli in gomma e materie plastiche (+1,5%) e di legno e prodotti in legno (+5,9%). All’interno delle attività manifatturiere si segnala, inoltre, il calo dei metalli e prodotti in metallo (-4,2%); tra gli altri comparti è negativa anche la dinamica delle vendite di prodotti agricoli (-3,8%)".
CUNEO