La ferrovia Cuneo-Nizza balza al primo posto in classifica nel concorso del Fai, intanto si mobilita anche il capoluogo

La mobilitazione del Cuneese per sostenere la ferrovia Cuneo-Nizza nel concorso ‘I luoghi del cuore’ del Fai ha consentito alla linea storica di raggiungere il primo posto in classifica, ma la strada per poter abbracciare la dea della vittoria è ancora lunga (si vota fino al 15 dicembre). Nel momento in cui scriviamo il treno del mare ha collezionato oltre 3 mila preferenze, davanti a luoghi suggestivi della penisola italiana, come il borgo spezzino di Monesteroli, raggiungibile soltanto da una lunga scalinata, l’eremo di Sant’Onofrio al Morrone, luogo connesso alla vicenda di ’Colui che fece il gran rifiuto’, Celestino V, o l’evocativa abbazia di San Galgano, nel Senese. 

 

A tallonare da vicino la ‘ferrovia delle meraviglie’ la città di Bergamo e il bacino del Rio Grande (nel Ternano), rispettivamente al secondo e al terzo posto. La capacità di raccogliere voti degli sfidanti si sta dimostrando almeno pari, se non superiore, alle aspettative, ma Cuneo, supportata in questa battaglia dal Fai regionale e da quello ligure, non intende mollare la vetta della graduatoria. Dopo la costituzione di un Comitato di supporto nei giorni scorsi, un altro 'battaglione' arriverà in aiuto della linea ferroviaria a continuo rischio soppressione: si tratta del Consiglio comunale di Cuneo. 

 

Per la prossima seduta è in calendario una mozione presentata da tutti i gruppi consiliari presenti nell’assemblea cittadina (tranne Lega e Grande Cuneo) che impegna l’amministrazione a sostenere attivamente la candidatura della ferrovia a ‘luogo del cuore 2020’ e a trasmettere l’ordine del giorno alla Regione di modo che l’iniziativa venga appoggiata anche a Torino.  

 

Il censimento del Fai, patrocinato dal Ministero dei Beni Culturali e dalla presidenza della Repubblica, premierà i luoghi più votati con un’elargizione in denaro, a fronte della presentazione di un progetto concreto. 50, 40 e 30mila euro saranno assegnati rispettivamente al primo, secondo e terzo classificato, mentre i portatori di interesse dei luoghi che hanno ottenuto almeno 2mila voti potranno presentare alla Fondazione una richiesta di restauro, valorizzazione o istruttoria sulla base di specifici progetti d’azione.