"La Giunta Cirio non può scaricare sui territori i costi delle proprie scelte sui caregiver"
Il consigliere regionale del PD Mauro Calderoni raccoglie l'allarme del Coordinamento degli Enti gestori delle Funzioni Socio assistenziali della Regione Piemonte"Raccolgo e condivido integralmente le preoccupazioni espresse dal Coordinamento degli Enti gestori delle Funzioni Socio assistenziali della Regione Piemonte rispetto alla Delibera di Giunta 14-1365 del 14 luglio 2025. La decisione della Giunta Cirio di imporre un vincolo di 5 milioni di euro, a valere sul Fondo indistinto di cui all’art. 35 della LR 1/2004, per finanziare i contributi a favore dei caregiver, rappresenta un errore grave e rischioso per la tenuta dei servizi sociali nei nostri territori". Così il consigliere regionale del Partito Democratico, Mauro Calderoni, interviene a sostegno della posizione assunta appunto dagli enti gestori, che hanno ribadito l’insostenibilità di un vincolo imposto a metà anno, a bilanci già approvati.
"Il cosiddetto Fondo indistinto - prosegue Calderoni - è uno strumento prezioso per modulare le politiche sociali a seconda delle diverse caratteristiche territoriali, dalle aree metropolitane alle zone rurali e montane. Proprio grazie alla sua flessibilità, questo fondo permette di
rispondere ai bisogni concreti delle comunità, spesso coprendo interventi che non hanno altre fonti di finanziamento. Vincolarlo senza risorse aggiuntive significa ridurre drasticamente la capacità dei Comuni di dare risposte ai cittadini più fragili".
Il consigliere PD sottolinea che la richiesta degli Enti Gestori non è in discussione sul merito: “Tutti riconosciamo l’importanza di sostenere i caregiver, figure indispensabili nel prendersi cura di familiari fragili o non autosufficienti. Ma se la Giunta Cirio ritiene giustamente di potenziare questo sostegno, deve farlo stanziando risorse dedicate e aggiuntive, non svuotando altri capitoli già destinati a servizi essenziali".
"Molti sindaci - conclude Calderoni - hanno già espresso forte preoccupazione per questa scelta. Mi unisco al loro appello e chiedo alla Regione un immediato cambio di passo: servono risorse fresche, non giochi di prestigio contabili. Non si può fare cassa sulle spalle dei più fragili e scaricare sulle autonomie locali la responsabilità di tagliare servizi indispensabili alle famiglie".

Mauro Calderoni