La Provincia dimezza la convenzione per il segretario
Gli incarichi plurimi di Giorgio Musso e i rischi di conflitto d’interesse fanno storcere il naso ai consiglieri: “Ma non possiamo prevedere un investimento”Passa da dieci anni a cinque la convenzione per l’assunzione “in condominio” del segretario generale tra la Provincia e il Comune di Cuneo. L’accordo, stipulato nel 2015, prevede che la figura apicale dell’amministrazione assuma un doppio incarico con il Comune, ente capofila, che copre il 60% della spesa e la Provincia che si assume il restante 40%.
Una scelta obbligata, in tempi in cui quasi nessuna amministrazione può permettersi di pagare un “suo” segretario. Giorgio Musso, in carica dal 2021, svolge lo stesso ruolo a titolo gratuito - salvo rimborso spese - anche per una ventina di piccoli comuni del circondario. Ed è proprio questa una delle ragioni che hanno indotto la Provincia a chiedere una revisione della convenzione attuale: “Ho espresso le mie perplessità - ha spiegato il presidente Luca Robaldo in Consiglio provinciale - perché ci siamo trovati in alcune occasioni in grande difficoltà, quando il nostro segretario era anche segretario dell’ente che doveva sottoscrivere convenzioni con la Provincia: è il caso, su tutti, del comune di Elva”. Il microcomune della valle Maira è stato infatti destinatario di un finanziamento Pnrr da 20 milioni in cui la Provincia fa da ente appaltante.
L’idea iniziale era di rinnovare la convenzione per dieci anni, stante il fatto che, come ricordato da Robaldo, “qualsiasi sindaco o presidente che entri in carica ha la possibilità di individuare entro 120 giorni un altro professionista”. Una rassicurazione che alcuni consiglieri però non hanno ritenuto sufficiente, su tutti l’esponente del Patto Civico e sindaco di Venasca Silvano Dovetta: “Il dottor Musso fa da segretario per la Provincia, per il comune capoluogo e per altri venti comuni: bisogna essere Mandrake”. E la stessa “disparità” tra i comuni pone ulteriori questioni, a detta del consigliere: “Perché i comuni per cui esercita la funzione gratuitamente non pagano, mentre altri comuni pagano un segretario ‘a scavalco’? A noi il segretario comunale costa 18mila euro: non lo ritengo corretto”.
La “quadra” alla fine si è trovata con una telefonata alla sindaca di Cuneo Patrizia Manassero, che ha accettato di adeguare la convenzione a tempi più compatibili con il rinnovo dei mandati politici (del sindaco, perlomeno, dato che il presidente della Provincia post riforma Del Rio resta in carica per quattro anni). Altre soluzioni all’orizzonte non ci sono, conferma Robaldo: “L’investimento economico al momento non è previsto e avremmo difficoltà a prevederlo”.
Con la sola astensione di Dovetta, l’accordo è passato trovando favorevoli gli altri consiglieri. Musso ha ancora davanti a sé un paio d’anni prima del raggiungimento della pensione, anche se potrebbe comunque proseguire l’incarico in altra forma.

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