La Provincia può spendere 2,6 milioni per lavori sulle scuole
Via libera dal ministero dell’Economia per interventi già programmati di messa in sicurezza degli edifici scolastici“Uno “spazio finanziario” pari a 2.600.000 euro che la Provincia destinerà tutto ai lavori per l’edilizia scolastica e la messa in sicurezza degli edifici già programmati, con progetti già pronti e cantierabili, a cominciare dalla prevenzione incendi e dalla sistemazione di coperture a Savigliano, Mondovì e Bra, oltre all’ampliamento dell’Itis di Fossano, i lavori ai Licei di Cuneo, Alba e Saluzzo. E’ un risultato frutto della nostra nuova programmazione e che considero veramente importante per tutto il territorio. Se si crede ancora nel futuro si deve partire delle scuole, non solo sotto l’aspetto formativo che mi sta particolarmente a cuore, ma anche da una sicurezza che sia degna di questo nome. Sono davvero felice”. Così la consigliera provinciale Milva Rinaudo commenta la notizia dello sblocco dei fondi da parte del ministero dell’Economia agli enti pubblici che ne hanno fatto richiesta.
Per la Granda si tratta di 15 milioni di euro in totale suddivisi tra la Provincia e 64 Comuni, tra cui centri come Cuneo, Diano d’Alba, Fossano, Cherasco e molti altri. Sono soldi che gli enti locali hanno in cassa perché li hanno risparmiati negli anni con gli avanzi di amministrazione o per cui hanno acceso dei mutui, ma che non potevano spendere per la regola del patto di stabilità. Entro il 20 febbraio gli enti virtuosi senza conti in rosso dovevano presentare le candidature per farsi approvare il permesso dalla Ragioneria dello Stato di investire sul materie specifiche come l’edilizia scolastica, l’adeguamento sismico, la prevenzione del rischio idrogeologico.
Per la Granda si tratta di 15 milioni di euro in totale suddivisi tra la Provincia e 64 Comuni, tra cui centri come Cuneo, Diano d’Alba, Fossano, Cherasco e molti altri. Sono soldi che gli enti locali hanno in cassa perché li hanno risparmiati negli anni con gli avanzi di amministrazione o per cui hanno acceso dei mutui, ma che non potevano spendere per la regola del patto di stabilità. Entro il 20 febbraio gli enti virtuosi senza conti in rosso dovevano presentare le candidature per farsi approvare il permesso dalla Ragioneria dello Stato di investire sul materie specifiche come l’edilizia scolastica, l’adeguamento sismico, la prevenzione del rischio idrogeologico.
Lavori sulle scuole sono previsti anche da parte di 43 Comuni come Cuneo, Fossano, Diano d’Alba, Polonghera, Faule, Ceva, Cherasco, Canale, Magliano Alfieri, Alba, Moretta, Beinette, Demonte e altri. Altri 21 Comuni usufruiranno di “spazi finanziari” per altre opere pubbliche e interventi di prevenzione sul territorio come a Vinadio, Entracque e molti altri.
c.s.
CUNEO