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    CUNEO - Wednesday 16 July 2025, 17:25

    La Regione passa l’esame della Corte dei Conti: “Positivi gli indicatori di equilibrio”

    “Ho ereditato una Regione che aveva oltre 6 miliardi e mezzo di debiti del passato” commenta Cirio, plaudendo alla riduzione del disavanzo
    La Regione passa l’esame della Corte dei Conti: “Positivi gli indicatori di equilibrio”

    La Corte dei Conti ha parificato il rendiconto generale 2024 della Regione Piemonte, certificando la regolarità e la solidità dei conti pubblici. Sono positivi, sottolineano dal grattacielo del Lingotto, tutti e tre gli indicatori fondamentali di equilibrio: competenza, bilancio e risultato complessivo. Il primo riguarda l’equilibrio tra quanto si incassa e quanto si spende nell’anno; il secondo verifica che tutte le spese, comprese quelle vincolate e gli accantonamenti, siano effettivamente coperte; il terzo riflette il risultato finale della gestione e il suo impatto sul bilancio complessivo della Regione.

    “Il giudizio positivo della Corte conferma la serietà con cui stiamo gestendo i conti pubblici - commenta il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio -. È la dimostrazione che si può ridurre il disavanzo e abbattere il debito continuando a investire. Il miglioramento di tutti gli indicatori ci dice che il Piemonte è sulla strada giusta: conti in ordine e risorse disponibili per lo sviluppo sono la base per una Regione più forte e moderna”.

     “Lo scorso anno - fa presente il presidente - erano positivi due indicatori su tre - e ci avevano consentito di ottenere la parifica senza eccezioni - quest’anno completiamo il percorso con tutti e tre gli indicatori positivi, a conferma della capacità di tenere i conti in ordini e conservare l’equilibrio nella capacità di spesa”.  In calo il disavanzo: “Ovvero non spendiamo più di quel che abbiamo e usiamo un po’ delle risorse di oggi per pagare le differenze che invece c’erano state in passato, e abbattiamo il debito, migliorando al contempo i tempi di pagamento dei fornitori. Ho ereditato una Regione che aveva oltre 6 miliardi e mezzo di debiti del passato, in cinque anni abbiamo pagato oltre 1 miliardo di debiti e solo quest’anno 537 milioni. Io sono un uomo che viene dall’ambiente rurale - aggiunge il presidente Cirio - nel quale la buona gestione paga i debiti anche se non li ha fatti, ed è quel che abbiamo fatto in questi anni e che la Corte oggi conferma: la Regione ha i conti in ordine e paga i debiti del passato, senza tenere fermo il Piemonte, come dimostra la buona capacità di spesa dei fondi europei e del Pnrr sui quali la Corte conferma che siamo in linea con i tempi e gli obiettivi”.

    Per quanto riguarda le spese per la sanità, il presidente sottolinea: “La sanità rappresenta naturalmente una voce che impatta fortemente sul bilancio, ma ci sono spese che sono incomprimibili perché non possiamo tagliare sul personale o sui servizi e le cure alle persone. Una delle voci più critiche ad esempio è la spesa per i farmaci, soprattutto per i medicinali innovativi che sono molto costosi. Ma io credo che se consentono di vivere anche solo un giorno in più a un bambino, un anziano o a una persona a noi cara allora abbiamo il dovere di metterli a disposizione. Lavoreremo però per ridurre i costi laddove possibile, diminuire gli sprechi e migliorare la gestione”.

    Migliora, anche quest’anno, la situazione del debito: al 31 dicembre 2024 lo stock complessivo si attesta a 8,13 miliardi di euro, con una riduzione di 573 milioni in un solo anno. Prosegue anche la discesa del disavanzo complessivo (ovvero la differenza tra entrate e uscite accumulata nel passato): da 6,6 miliardi nel 2018 è sceso a 4,88 miliardi nel 2024, con un calo costante anno dopo anno. Solo nell’ultimo esercizio è diminuito di 229 milioni di euro. Sul fronte operativo si riducono anche i tempi di pagamento: l’indicatore di tempestività - che misura l’anticipo o il ritardo medio con cui vengono saldate le fatture - evidenzia nel 2024 una tendenza ai pagamenti anticipati, migliorando i rapporti con fornitori e imprese. In particolare, la Regione nel 2023 pagava i fornitori con 5 giorni di anticipo rispetto alla scadenza delle fatture, nel 2024 i giorni di anticipo sono diventati 16.

    “La parifica della Corte - sottolinea l’assessore al Bilancio Andrea Tronzano - è un atto tecnico che ha un significato politico molto forte. Abbiamo ridotto il disavanzo, contenuto il debito, migliorato gli equilibri di bilancio e paghiamo più velocemente. È il frutto di un lavoro attento e continuo, che ci consente di guardare al futuro con maggiore fiducia e credibilità”.

    Il rendiconto 2024 dedica inoltre una sezione specifica all’avanzamento del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e alla gestione dei fondi europei. Entrambe le leve strategiche - fondamentali per sostenere crescita, innovazione e coesione sociale - secondo la Corte risultano in attuazione nel pieno rispetto delle tempistiche, con il primato italiano per quanto riguarda i fondi europei, come evidenziato nella relazione sulla gestione allegata al bilancio, un’ulteriore conferma del ruolo centrale che il Piemonte intende giocare nella nuova stagione degli investimenti pubblici.

    Per quanto riguarda le osservazioni della Corte a proposito - ad esempio - dei tempi di erogazione dei contributi a causa delle disponibilità di cassa, la Regione ricorda di aver già messo in campo dei correttivi nel 2025 grazie a misure come “Anticipo cultura”, che, ad esempio, consente alle associazioni di culturali beneficiarie di contributi di accedere più facilmente al credito e senza ulteriori oneri a proprio carico.

    Redazione
    luogo CUNEO
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    Tag:
    Alberto Cirio - bilancio - Piemonte - regione - Corte dei Conti - Andrea Tronzano - pnrr
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