La sanità piemontese verso il piano di rientro? "I professionisti non siano i primi a pagare"
Il segretario regionale del sindacato Nursing Up Claudio Delli Carri chiede chiarimenti a Riboldi e alla Giunta: "Il timore è che i tagli ricadano ancora su operatori ed efficienza dei servizi"Il sindacato delle professioni sanitarie Nursing Up Piemonte chiede chiarimenti alla Regione circa l’ipotesi di un possibile piano di rientro per la sanità piemontese con conseguente commissariamento, che ha suscitato forte allarme tra gli operatori del settore. “I professionisti non siano i primi a pagare”, si legge in una nota diffusa ieri.
“La situazione delineata dalla stampa non può lasciare indifferenti chi, come noi, rappresenta quotidianamente migliaia di professionisti sanitari. Il rischio concreto di un nuovo piano di rientro per la sanità piemontese, unito all’ipotesi di commissariamento, disegna uno scenario di grande allarme”, dice Claudio Delli Carri, segretario regionale del sindacato, dopo le notizie relative a un disavanzo sanitario previsto per il 2025 stimato in oltre 700 milioni di euro.
Infermieri e professionisti della sanità pubblica - si legge nella nota - sono "sempre più preoccupati da scelte politiche che rischiano di compromettere la tenuta del sistema regionale”.
“In un contesto già reso difficile dalla carenza di personale, dall’aumento dei carichi di lavoro e da strutture sanitarie sotto pressione – prosegue Delli Carri – il nostro timore è che i tagli ricadano ancora una volta sugli operatori e sull’efficienza dei servizi offerti ai cittadini”.
Per questo Nursing Up Piemonte chiede con urgenza un chiarimento ufficiale all’assessore regionale alla Sanità, Federico Riboldi, e alla Giunta regionale, affinché venga fatta piena luce sulla reale situazione economico-finanziaria e, soprattutto, sulle misure che si intendono adottare nei prossimi mesi.
“La sanità non può essere governata nell’incertezza – conclude Delli Carri –. È necessario un confronto trasparente con le parti sociali. I professionisti sanitari meritano rispetto, tutele concrete e garanzie sul proprio futuro. Ci opporremo con forza a ogni decisione che penalizzi ulteriormente chi ogni giorno è in prima linea per garantire il diritto alla salute dei cittadini piemontesi”.
Redazione

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