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    CUNEO - Wednesday 11 June 2025, 17:40

    Le esportazioni cuneesi subiscono una battuta d’arresto rispetto all’analogo periodo del 2024

    Al rallentamento complessivo delle vendite all’estero ha contribuito in modo decisivo la decelerazione registrata in determinati settori: alimentari, bevande, tabacco e mezzi di trasporto
    Le esportazioni cuneesi subiscono una battuta d’arresto rispetto all’analogo periodo del 2024
    Le vendite all’estero dei prodotti made in Cuneo nel trimestre gennaio-marzo 2025 hanno superato i 2,5 miliardi di euro, registrando una flessione del 6,5% rispetto allo stesso periodo del 2024; il valore delle importazioni sfiora gli 1,5 miliardi di euro (con un aumento del 7,3%). Il saldo della bilancia commerciale si è attestato a 1.013 milioni di euro registrando un -21,3% rispetto al periodo gennaio-marzo 2024. La situazione di forte incertezza a livello internazionale ha inciso sull’export cuneese.
     
    Malgrado il calo Cuneo si conferma la seconda provincia esportatrice del Piemonte con il 16,8% delle vendite regionali fuori confine, che rappresentano l’1,6% a livello nazionale. La dinamica esibita dalle esportazioni di merci cuneesi nel periodo gennaio-marzo 2025 è meno positiva sia rispetto a quella evidenziata a livello piemontese (-3,5%) sia alla media nazionale (+3,2%).
     
    “Il calo del nostro export nel primo trimestre 2025 è sicuramente riconducibile alle tensioni e incertezze internazionali, e ci impone una riflessione condivisa su strategie che contemplino l’analisi e l’individuazione di nuovi mercati di sbocco e l’attivazione di percorsi qualificati di accompagnamento. Conosciamo la capacità di affrontare i mercati esteri che da sempre caratterizza le nostre imprese, evidenziata dalla serie storica degli ultimi sette anni, che parla di una crescita continua delle esportazioni, frenata soltanto nel 2020 dalla fase più critica della pandemia, nei quali il nostro sistema imprenditoriale ha dimostrato di saper affrontare con successo le mutevoli esigenze dei mercati internazionali”, afferma il presidente della Camera di commercio Luca Crosetto.
     
    “Il calo delle nostre esportazioni è un campanello d'allarme da non sottovalutare . A fronte di un piccolo incremento dell'export nell'Europa UE27 rileviamo una diminuzione molto sensibile nei Paesi Extra Ue con un netto calo verso Canada, Regno Unito e Stati Uniti e una crescita significativa in Cina. Incide in modo sensibile il calo delle esportazioni di prodotti alimentari, bevande e mezzi di trasporto, nostri tradizionali punti di forza. In questo clima di incertezza credo sia prudente attendere i dati del I semestre per capire se si tratta di un fatto contingente o l'inizio di un trend negativo”, sottolinea il presidente Crosetto.
     
    Al rallentamento complessivo delle vendite all’estero ha contribuito in modo decisivo la decelerazione registrata in determinati settori dell’export provinciale. I prodotti delle attività manifatturiere, che rappresentano il 95,1% dell’export totale, segnano un -7,5%, e il comparto alimenti e bevande, settore storicamente trainante dell’export manifatturiero made in Cuneo, e che costituisce il 33,3% delle vendite estere, registra una flessione dell’11,0% rispetto al I trimestre 2024. A seguire i mezzi di trasporto (-13,9%), i macchinari e apparecchi n.c.a. (-6,8%), gli articoli in gomma (-5,8%), il legno e i prodotti in carta (-1,0%).
     
    In questo trimestre la performance migliore è stata registrata dagli altri prodotti delle attività manifatturiere che hanno riportato +28,2%, seguiti dai prodotti dell’agricoltura (+23,2%), da chimica e farmaceutica (+10,5%), dai metalli di base (+6,3%), dai prodotti tessili e dell’abbigliamento (+2,8%), dai prodotti dell’estrazione di minerali (+1,7%) e dagli apparecchi elettrici, elettronici e ottici (+1,5%). Rilevante la netta dicotomia tra l’export verso l’Unione Europea e i Paesi extra UE.
     
    Il bacino dell’Ue-27 post Brexit ha attratto il 68,3% delle esportazioni provinciali, contro il 31,7% dei mercati situati al di fuori dell’area comunitaria. La performance delle vendite oltre confine verso i Paesi dell’Ue-27 si è attestato a +1,7%, mentre quello verso i partner commerciali extra Ue-27 post Brexit ha riportato una flessione molto significativa, pari al 20,3%.
     
    I più importanti mercati dell’area Ue-27 si confermano quello francese e tedesco, con quote rispettivamente pari al 18,4% e 15,2%. È da sottolineare che le esportazioni verso questi due Paesi, che tradizionalmente incidono per più di un terzo del nostro export, hanno subito una flessione del 6,7% verso la Francia e dell’1,5% verso la Germania. L’export verso la Spagna, che rappresenta il terzo mercato di sbocco per la nostra provincia, ha invece riportato un buon +5,1%; ottimo il risultato della Polonia (+21,4%), della Romania (+19,0%), della Cechia (+11,8%), seguite da Belgio (+6,1%), Paesi Bassi (+2,1%) e Austria (+0,5%). La Grecia, invece, ha registrato una flessione del 2,3%.
     
    Nel bacino Extra Ue-27 i primi dieci mercati registrano il segno meno, tranne la Cina con un sorprendente risultato pari a +92,9%, dovuto all’aumento dell’export di gran parte dei prodotti, con particolare riferimento ai macchinari e attrezzature per uso generale più che raddoppiato (passato da 5,1 milioni a 13,5 milioni di euro) e alla vendita di altre macchine per impieghi speciali che hanno superato i 6 milioni di euro (erano meno di 1 milione l’anno precedente).
     
    I mercati di maggior rilievo si confermano gli Stati Uniti e il Regno Unito, che rappresentano rispettivamente il 6,4% e il 4,0% dell’export complessivo. C’era il timore di un forte crollo dell’export verso gli Stati Uniti che, in effetti, ha fatto registrare una flessione del 16,1% ma meno significativo di altri nostri importanti parner commerciali quali il Regno Unito (-23,8%), l’Arabia Saudita (-40,0%), il Canada (-35,8%) e Turchia e Messico (-30,9%).  Da evidenziare il dato delle esportazioni provinciali verso la Corea del Sud che, con una flessione del 61,7%, è uscita dalla top-ten dei principali mercati di sbocco extra-UE.
    c.s.
    luogo CUNEO
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    Tag:
    Granda - vendita - Estero - esportazioni
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