Lupo, modificato il livello di protezione: sì alla caccia selettiva
Ciaburro (FdI): “Indispensabile tutelare il territorio e chi lo vive da danni e aggressioni"La Camera dei deputati, con la maggioranza di centrodestra, ha approvato l'iter di modifica dello status di tutela del lupo. “Con questa votazione - sottolinea l’onorevole di Fratelli d’Italia Monica Ciaburro, componente della Commissione agricoltura - abbiamo mantenuto un'importante promessa verso i nostri territori, le nostre aree interne e chi le vive”.
Il Ministro Lollobrigida lo ha più volte ribadito nel portare avanti questa istanza in Europa: l'uomo ha un ruolo fondamentale di bioregolatore, è il primo custode dell'ambiente e come tale interviene a riportare l'equilibrio quando questo viene messo in pericolo. “La reimmissione e diffusione del lupo, voluta dall'uomo pur andando nella lodevole e condivisibile direzione di proteggere la specie, ha portato all'effetto opposto: diffusione senza controllo di lupi sui nostri territori, non solo con danni e predazioni per il mondo agricolo e zootecnico, ma anche con nuovi rischi e insicurezze per chi le aree rurali ed interne le vive ogni giorno con la sua professione e la sua quotidianità. Ma non solo, una diffusione incontrollata del lupo ha visto una diffusione smisurata dei fenomeni di ibridazione con i cani, mettendo a rischio l'esistenza stessa di questa specie. Il dilagare dei lupi nei territori ha inoltre pregiudicato l'equilibrio di altre specie, presenti in natura, in quanto ha visto una diffusione innaturale di predatori per molti animali in aree particolarmente ricche di biodiversità, come il Piemonte. L'uomo in tutto questo deve porre un equilibrio basato sul buonsenso, non sull'ideologia: per quanto positiva l'intenzione di sostenere la diffusione del lupo, l'assenza di controlli ha portato ad una perversione che va nella direzione opposta, evidentemente appoggiata dalle forze di sinistra che oggi non hanno votato a favore di questo provvedimento. Ringrazio il Ministro Lollobrigida che per primo ha posto questo tema in Europa, dando il via a quella che di fatto è stata una rivoluzione, portata avanti dalla proposta della Commissione europea, approvata dal Consiglio e ora in attesa di conferma da parte del Parlamento UE. Questo permetterà di modificare lo stato di tutela del lupo, consentendo la predisposizione di piani di controllo sui nostri territori, difendendo imprese, cittadini e l'ambiente stesso. Un'altra promessa mantenuta - conclude l’onorevole - un altro impegno per il bene della Nazione portato avanti da Fratelli d'Italia e dalla coalizione di centrodestra”.
Secondo i dati riferiti dall’Istituto superiore per la protezione la ricerca ambientale l’Italia è lo Stato europeo che ha il maggior numero di lupi: tremila e 500 nel 2021. Fermo restando il continuo monitoraggio della popolazione e la garanzia dello stato di conservazione soddisfacente della specie si potrà avere un’attività di caccia selettiva, attuata dopo monitoraggi, censimenti, pericolosità e valutazione dei danni causati dal lupo. In questo modo sarà tutelata la biodiversità ma anche il territorio.
c.s.

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