Nel 2020 la produzione industriale della Granda è calata del 3,3 per cento
Nel quarto trimestre una variazione positiva dello 0,1 per centro rispetto allo stesso periodo del 2019: i dati della Camera di CommercioLa produzione industriale in provincia di Cuneo nel IV trimestre 2020 ha realizzato una variazione lievemente positiva del +0,1% rispetto all’analogo periodo del
2019, in linea con il dato regionale che registra una sostanziale stabilità (+0,0%). Risultato, quello cuneese, che sconta l’inasprimento delle misure restrittive reintrodotte dopo l’estate a contenimento della diffusione del Covid-19. Il 2020 aveva già fatto registrare il -2,7% nel I trimestre e il -13,3% nel II trimestre dopo la prima ondata pandemica e solo il III aveva riportato un +2,7% in corrispondenza del periodo estivo post lockdown. Considerando l’andamento dell’intero 2020 emerge che la produzione dell’industria manifatturiera provinciale ha realizzato una variazione tendenziale media annua negativa, del -3,3%, giustificata dagli effetti della crisi epidemiologica. Lo scorso anno, in condizioni economiche regolari, era del +1,1%.
“Il profilo dell’anno appena trascorso tracciato dall’indagine congiunturale conferma la tenuta del sistema imprenditoriale cuneese. L’andamento moderatamente favorevole dei principali indicatori ci trova pronti ad affrontare gli effetti della nuova ondata pandemica, soprattutto se la campagna vaccinale attualmente in corso sarà completata in tempi ragionevoli – sottolinea il presidente Mauro Gola -. Il protrarsi della situazione emergenziale motiva l’ente camerale cuneese a potenziare il proprio impegno al fianco di imprese ed istituzioni, con la collaborazione delle associazioni di rappresentanza, per dare tempestività e concretezza alle misure che dall’Europa saranno destinate al nostro territorio, in particolare quelle a supporto dei percorsi di innovazione e sostenibilità che, mai come oggi, risultano indispensabili strumenti per spingere la competitività delle nostre imprese sui mercati internazionali”.
Il risultato della produzione industriale nel IV trimestre 2020 (+0,1%) si associa ai discreti livelli registrati da quasi tutti gli indicatori congiunturali analizzati:
positiva la variazione del fatturato salito dell’1,8% ma non sostenuto dalla componente estera (-1,5%); positivo invece il trend dei nuovi ordinativi, sia, in particolare, dal mercato estero con +2,6% che da quello interno con +1,1%. Il grado di utilizzo degli impianti si attesta al 66,48%. Sono questi alcuni dei risultati emersi dalla 197ª “Indagine congiunturale sull’industria manifatturiera” realizzata da Unioncamere Piemonte in collaborazione con gli Uffici studi delle Camere di commercio provinciali. La rilevazione è stata condotta nei primi mesi del 2021 con riferimento ai dati del periodo ottobre - dicembre 2020, e ha coinvolto 1.843 imprese industriali piemontesi, di cui 276 cuneesi per un totale di 11.450 addetti e un valore pari a circa 3,5 miliardi di euro di fatturato.
Esaminando i risultati ottenuti nel IV trimestre 2020, si riscontra che la dinamica positiva della produzione industriale ha interessato alcuni settori di attività. Il risultato migliore appartiene alle industrie alimentari che hanno realizzato un incremento tendenziale del +0,6%, a cui seguono le altre industrie manifatturiere con un +0,5%, mentre registrano una variazione negativa le industrie tessili, dell’abbigliamento e delle calzature con un -6,4% e le industrie metalmeccaniche con un -0,2%. La timida crescita dell’output ha coinvolto tutte le classi dimensionali d’impresa ad eccezione di quelle più grandi (oltre 250 addetti) che hanno registrato un -0,3%. La parte del tessuto manifatturiero che mostra invece la performance migliore è costituita dalle aziende di medie dimensioni (50-249 addetti) con una crescita dello 0,5%, a cui seguono le piccole imprese (numero di addetti compreso tra le 10 e le 49 unità) con +0,3% e le micro imprese (meno di 9 addetti) stabili.
c.s.
CUNEO Camera di Commercio