Nel weekend tre incidenti mortali nella Granda: "La sicurezza stradale sia al centro dell’agenda pubblica"
L'intervento di Luca Foglino, membro della segreteria provinciale di Azione: "Ogni tragedia evitabile è una sconfitta per tutti"“La sicurezza stradale deve essere al centro dell’agenda pubblica”. Lo scrive in una nota Luca Foglino, membro della Segreteria Provinciale di Azione Cuneo. Nel 2024 sulle strade della provincia di Cuneo hanno perso la vita 33 persone, in aumento rispetto alle 29 del 2023. Nei primi sei mesi del 2024 i decessi erano già saliti a 17, segnalando una tendenza allarmante soprattutto tra i più giovani (tre le vittime nell’ultimo fine settimana).
La provincia di Cuneo conta circa 590 mila abitanti: ciò significa che nel 2024 la probabilità di morire in un incidente stradale è stata di circa 1 su 18.000 (ovvero circa 0,0055% su base annua).
“Un rischio che può sembrare statisticamente basso, ma che rappresenta un prezzo umano e sociale inaccettabile, soprattutto considerando che molti di questi eventi sono evitabili”, dice Foglino: “Come Azione, riteniamo urgente investire nell’educazione stradale, a partire dalle scuole, promuovendo una cultura della responsabilità e del rispetto delle regole, soprattutto tra i più giovani; migliorare e non sottovalutare la manutenzione delle nostre strade e infrastrutture (in quest’ottica con gli onorevoli Ruffino e Benzoni abbiamo presentato un’interrogazione contro i tagli voluti dal Governo); sostenere le famiglie colpite, istituendo sportelli psicologici e legali nei territori più colpiti da incidenti gravi. Per questo, nei prossimi mesi saremo attivi sul territorio per dare maggiore centralità al tema della salute mentale e del supporto psicologico. Promuoveremo un patto tra istituzioni, forze dell’ordine, associazioni, scuole e cittadini, affinché la sicurezza stradale non sia solo un obbligo di legge, ma una responsabilità condivisa. Ogni tragedia evitabile è una sconfitta per tutti. Lavoriamo insieme affinché le nostre strade siano luoghi di vita, non di morte”.
Redazione

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