Niente acqua alla gola: “Cogesi pagherà Egea entro il 30 novembre”
L’Ato rinnova la fiducia al gestore pubblico dei servizi idrici. Venti milioni sono già sul tavolo, fa sapere la sindaca di Cuneo: il rischio di ricorsi è scongiurato?C’è un motivo valido se la sindaca di Cuneo - “contrariamente alle mie abitudini”, precisa lei - è arrivata in ritardo all’ultima seduta consiliare. Alle ore 17 di martedì era infatti convocata l’assemblea dei sindaci dell’Ato 4, l’autorità d’ambito preposta alla regolazione dei servizi in provincia.
All’ordine del giorno di nuovo il “caso Cogesi”, ovvero il pagamento del valore residuo che è stato imposto al gestore pubblico del servizio idrico per il subentro a Egea Acque, l’ultimo tra i privati ancora da liquidare. Il valore è di 63 milioni di euro, cui si aggiungono conguagli per altri 6 milioni. Negli ultimi giorni il dissidio tra gestore pubblico e privato è riesploso perché l’ad di Egea Holding, Gianluca Riu, ha minacciato il ricorso al Tar in caso di violazione della diffida ad adempiere. Anche con Iren, insomma, continua la “melina” cui si era assistito ai tempi di Carini.
I soldi però ci sono, ribadisce Patrizia Manassero: “Cogesi, che era stata diffidata dal completare il pagamento entro il 15 luglio, ha presentato una relazione sullo stato dell’arte del lavoro portato avanti. Innanzitutto, così come da intimazione a entrambi i gestori, si sono avviati tavoli per arrivare al passaggio di consegne tra le due società sui dipendenti di Egea Acque e il trasferimento dei vari cespiti”.
Il consorzio ha dichiarato inoltre di aver raccolto in questa prima fase 20 milioni di euro che sono disponibili per essere versati sul fondo vincolato. All’interno di esso, spiega la sindaca, confluiranno tutte le altre forme di finanziamento: una è l’ulteriore aumento di capitale di Cogesi al quale tutte le società del consorzio hanno partecipato in parte proporzionale, per un ammontare di 3 milioni. Oltre a questo ci sono 12 milioni da finanziamento deliberato, 7 milioni in corso di istruttoria e 27 milioni da linea di credito con garanzia Sace, la cui erogazione è prevista entro novembre. Ogni versamento futuro sarà monitorato: lo svincolo a favore di Egea potrà avvenire solo al raggiungimento della cifra integrale, fatti salvi accordi tra gestori da sottoporre all’approvazione dell’autorità d’ambito. In caso contrario, saranno avviate le procedure di risoluzione del contratto con Cogesi, come previsto dalla convenzione.
“Vista questa relazione, Ato ha definito di lasciare tempo al compimento di questo pagamento accogliendo la data che Cogesi ha inserito nella sua relazione, quella del 30 novembre” aggiunge la prima cittadina: “È una data definitiva e in quel termine è stato proposto che si concludesse la fase di trattativa, anche se è molto probabile che ci vorrà più tempo, soprattutto per i contratti di lavoro”. Insomma, la “caparra” c’è e la scadenza pure. Che questo basti a placare gli albesi e a farli desistere dall’ennesima guerra di carte bollate è l’auspicio di tutti, almeno nel capoluogo.
A sollevare l’interrogativo era stato il capogruppo di Indipendenti Giancarlo Boselli, a margine di una discussione - ben più pepata - sulla variazione di bilancio. “Cogesi e associate - ha aggiunto il collega di Cuneo per i Beni Comuni Ugo Sturlese - hanno assunto un impegno di pagamento nei tempi stabiliti, l’accesso alla liquidità bancaria richiede qualche tempo in più: è stato fatto tutto quanto era dovuto”.
“Come Ato 4 - dichiara il presidente Davide Falletto - manteniamo fermo il nostro ruolo di vigilanza e garanzia. Ogni scelta è guidata dalla volontà di assicurare la tutela dell’interesse pubblico, accompagnando una fase complessa con responsabilità istituzionale. Proprio per questo, è bene chiarire che non si tratta di una proroga, ma dell’approvazione di un percorso di liquidazione vincolato nei tempi e nelle modalità indicate dalla Conferenza, sulla base di impegni bancari che certificano il percorso”.
Ad oggi, il subentro di Cogesi riguarda già oltre il 70% della popolazione dell’ambito per quanto riguarda l’acquedotto, e quasi la totalità per fognatura e depurazione. Il tavolo tecnico tra i due gestori è attivo e proseguirà nei prossimi mesi, affrontando anche le questioni relative al personale e alla ricognizione patrimoniale. Nel frattempo, Ato 4 fa sapere che “continuerà ad accompagnare il processo con aggiornamenti puntuali, nel rispetto del cronoprogramma approvato e delle garanzie esplicitate”.

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